Poeta anonimo tappezza Castellammare con i suoi versi
Curiosità tra i cittadini, ogni settimana i volantini - LA FOTO
23-02-2022 | di Redazione
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Ha abituato gli abitanti di Castellammare di Stabia alla consegna puntuale, ogni settimana, di volantini con le sue poesie e un commento che le illustra.
Un poeta anonimo (non si sa se uomo o donna) ha installato due mesi fa una cassetta postale su un portone vecchio, di un muro diroccato, promettendo in un tazebao 50 ''consegne'' e invitando i passanti ad attingere a quei versi inseriti nella ''buca'' che si trova in una strada del centro cittadino.
Questa mattina, all'ottava poesia, l'artista ha tappezzato la città dei suoi componimenti distribuiti finora in foglio formato A4, ma questa volta grandi quanto un manifesto. E' iniziata, allora, una 'caccia al tesoro' perché le poesie sono attaccati su muri degradati di angoli di vicoli nascosti.
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La curiosità cresce. Le poesie sono molto intense e i commenti dell'autore aprono ancor più a suggestivi percorsi dell'anima. Versi talvolta molto tristi, altri sognanti, e in un caso anche una filastrocca sullo struggente amore tra due pesciolini, dal ritmo adatto ai bambini e - alla fine - con la dedica alla sua ''sorellina''. Si deduce, quindi, che si tratta di una o un giovane poeta. Anche se il tratto sembra maschile.
Questa mattina, i passanti fotografavano il suo ottavo componimento. Quello inserito nella cassetta della posta di colore rosso in via Roma n.40, è questa volta stampato sulle due facce del foglio A4 e su un lato è stato aggiunto un ''contributo illustrativo'' che raffigura un uomo circondato da centinaia di giganteschi chiodi, riferiti ai tanti momenti e persone della vita che passa e si vorrebbe invece rendere eterni inchiodandoli nei ricordi.
C'è una ''firma'': una F, che potrebbe rappresentare una traccia dell'autore.
La poesia n.8, molto lunga e senza titolo, si chiude così: ''Odora d'incenso stamattina Via Roma/ forse sarà passato un piccolo dio/ con una corte di angeli e di santi in festa, / io mi siedo insieme ai cani e annuso/ perché sì è vero tutto passa/, ma altrettanto vero/, tutto lascia una scia''.
Potrebbe essere nato un 'Bansky' stabiese.
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