Poggiomarino. Il figliastro del boss scrive canzoni neomelodiche per reclutare affiliati
Grazie alla musica, aiutava il suo patrigno per scagliarsi contro le forze dell'ordine
19-04-2021 | di Clelia Esposito
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Aiutava il patrigno boss con le sue canzoni, il cantante neomelodico Alfonso Manzella, in arte "zuccherino", che scriveva e usava i suoi brani per reclutare affiliati e scagliarsi contro i nemici: le forze dell'ordine e la magistratura.
E' quanto emerso nel corso dell'indagine che oggi ha consentito ai carabinieri di assestare un duro colpo a due diverse organizzazioni criminali, entrambe originarie di Poggiomarino, la prima riconducibile a Antonio Giugliano, detto "o' savariello", luogotenente del clan Fabbrocino e l'altra sorta dopo la scarcerazione del pregiudicato Rosario Giugliano, detto "o' minorenne", solo omonimo di Antonio.
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Il decreto decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Napoli nei confronti degli indagati riguarda beni mobili, immobili , rapporti finanziari , imprese, per un valore complessivo stimato in circa 50 milioni di euro. I due gruppi criminali, dopo essersi fatti la guerra, hanno iniziato a collaborare e a spostare i rispettivi interessi anche in quella zona "cerniera" del Salernitano che è l'agro-nocerino-sarnese. Poi, quando la sovraesposizione di Manzella iniziò a diventare pericolosa, fu deciso per lui un ruolo più defilato: il suo spazio è stato via via occupato da un altro uomo di fiducia, Cristian Sorrentino, ritenuto promotore e organizzatore dell'associazione e sovrintendente alle attività illecite nel campo delle estorsioni e del commercio di stupefacente.
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