Per cinque anni il padre e il fratello l'hanno trattata come una schiava. Cresciuta senza madre era costretta ad occuparsi di tutto in casa e picchiata ogni volta che i due uomini non erano contenti. Oggi i militari della Stazione CC di Poggiomarino, in esecuzione di una ordinanza applicativa della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica, hanno proceduto all'arresto dei due indiziati del reato di maltrattamenti in famiglia posti in essere ai danni della ragazza. 

Le indagini, espletate dai Carabinieri di Poggiomarino e coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno consentito di accertare che, da almeno 5 anni, la ragazza sarebbe stata vittima, con cadenza quotidiana, di condotte vessatorie, intimidatorie e soprattutto di violenza fisica ad opera dei due suoi familiari. 

I riscontri investigativi hanno permesso non solo di ricostruire numerosi episodi di violenza ai danni della minore ma di delineare il contesto di degrado in cui si è sviluppata la vicenda, nell'ambito della quale è emerso che la stessa, fin dall'età di 13/14 anni, sarebbe stata sostanzialmente costretta ad occuparsi di tutte le faccende domestiche (in quanto unico soggetto femminile del nucleo familiare) e sarebbe stata vittima di aggressioni, anche violente, da parte dei familiari ogni qualvolta gli stessi non erano rimasti soddisfatti dell'operato della ragazza. 

L'ultimo episodio di violenza, risalente a poche settimane orsono, ha fatto scattare l'attività degli inquirenti nonostante la ragazza, rifugiatasi presso una comunità protetta, avesse manifestato la volontà di non denunciare i familiari e ha portato all'arresto degli indagati proprio il giorno in cui la vittima ha raggiunto la maggiore età. 

All'esito delle formalità di rito, i due arrestati, che rispondono anche del reato di lesioni personali aggravate, sono stati portati in carcere a Poggioreale. 

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