Portici. Parole dure quelle rivolte dal senatore del Movimento 5 Stelle Sergio Puglia e dal candidato sindaco M5S a Portici Giovanni Erra al candidato sindaco di Portici Enzo Cuomo, già senatore del Pd, riguardo l’utilizzo che quest’ultimo fa del proprio programma elettorale.
“Cos’è un programma elettorale? Un elenco, dettagliato e argomentato in ogni suo punto, di impegni assunti al cospetto di potenziali elettori, da ottemperare nel corso di un mandato in caso di vittoria a una tornata elettorale. Ciascun progetto viene illustrato nelle finalità, nei benefici che se ne ricaveranno per i cittadini a cui è destinato, ma anche indicando le risorse individuate per realizzarlo. Una spiegazione doverosa per l’unica persona che non l’ha ancora recepita: il candidato sindaco di Portici, già senatore Pd, Enzo Cuomo, che ci ha fornito finalmente una ragione della sua incapacità a realizzare alcunché nei suoi anni da sindaco. Oggi spaccia per programma un manifesto elettorale che non ha nulla a che fare con iniziative tese a migliorare il territorio e le condizioni di vivibilità di chi lo abita. Il suo proclama, invece, trabocca clamorose balle e si concentra su gratuiti attacchi ai rivali politici. Uno squallido comizio di piazza messo nero su bianco. A leggerlo, sembra di sentire Cuomo arringare con tutto il carico del suo pronunciato slang”.
“Insomma – proseguono Puglia e Erra - tra quelle pagine non c’è nulla degli ipocriti propositi e delle false promesse a cui Cuomo ci ha abituati. Chi lo leggerà, troverà strali all’indirizzo di Verdi, Marroni (Nicola), ex rossi (l’ex compagno Iacomino), arancioni (Dema e co). Con un particolare riferimento al M5S la cui sola esistenza pare sia la ragione delle notti insonni del senatore Pd. A tal proposito, giova ribadire all’ex sindaco che mai il Movimento 5 Stelle Portici è stato ‘fiancheggiatore’ dell’ex suo assessore ed ex sindaco Nicola Marone, ma di essere stato il primo, piuttosto, ad aver urlato critiche al suo operato, portando in strada centinaia di persone per protestare contro le tariffe della mensa scolastica. Che, inoltre, il M5S Portici è stato il primo a invocare le dimissioni di Marrone con tanto di comunicati ufficiali ripresi da tutte le testate locali e reperibili attraverso qualunque motore di ricerca. Che il M5S Portici coniò l’accezione ‘insalatissima Marrone’, in riferimento alle ben otto liste che sostenevano il magistrato, cinque in meno della scandalosa ‘insalatona mista’ che sostiene oggi Cuomo”.

“Oltre a quella di bugiardo e di incapace – concludono Puglia ed Erra - Cuomo si è guadagnato l’onta di un’altra vergognosa etichetta affibbiatagli dai cittadini di Portici. Quella di traditore, per essere fuggito verso lidi romani nel pieno del suo mandato di sindaco, senza portare a compimento neppure una virgola del suo programma elettorale. Ma forse la colpa non fu sua. Nessuno, neppure allora, gli aveva spiegato cosa fosse e come si realizzasse un programma elettorale”.


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