Mentre prosegue l'inchiesta del pm John Henry Woodcock, la pubblicazione di intercettazioni che proverebbero il convergere dei voti della camorra sul Movimento 5 Stelle nel comune flegreo di Quarto, il Pd punta il dito contro la "doppia morale" grillina e invoca "chiarezza" su ipotesi "gravissime e inquietanti": la prossima settimana i Dem chiederanno di ascoltare il sindaco M5s di Quarto in commissione Antimafia.

Ma il Movimento - con una nota -  si dichiara "parte lesa": "Fa ridere che il Pd, che con la mafia ci è andato a braccetto finora, si erga a cattedra morale della politica". Nelle intercettazioni rivelate da "La Stampa", un imprenditore sospettato di legami col clan camorrista Polverino, Alfonso Cesarano, dà indicazioni di appoggiare al ballottaggio i Cinque stelle: "Ci siamo messi con chi vince, capito?". Il consigliere M5s Giovanni De Robbio, campione di preferenze, è indagato dalla Dda di Napoli per tentata estorsione e voto di scambio.

Anche il sindaco Rosa Capuozzo, sentita in Procura, ricorda di essere parte lesa. E ribadisce di aver subito presunte pressioni da De Robbio per assegnare lo stadio di Quarto, affidato fino ad allora a un sodalizio "per la legalità", a privati (De Robbio, secondo le indagini, ne avrebbe promesso la gestione a Cesarano). "Noi ne abbiamo invece ripreso la gestione - spiega il sindaco - per promuovere il sociale".

Ma ciò non basta, secondo il Pd. "Chiariscano la natura di quei rapporti con personaggi collusi con la malavita. Non è solo questione giudiziaria: i M5s volevano pure cambiare tutto, ma i metodi scelti sembrano i peggiori possibili", dichiara il capogruppo Ettore Rosato.

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