Monitorare la spesa pubblica e raccontarla con gli strumenti dello storytelling digitale: il Liceo Statale “Ernesto Pascal” di Pompei ha raggiunto tutti gli obiettivi di “A Scuola di Open Coesione”, un progetto per il monitoraggio civico, il data journalism e la trasparenza, promosso dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica e dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, e che ha coinvolto 120 classi in tutta Italia, per un totale di 2.700 alunni.

Nell’aula consiliare del Comune di Pompei si è tenuto l’evento conclusivo del progetto, che ha visto la classe 3A del Liceo delle Scienze Umane protagonista del monitoraggio di uno dei cantieri del Grande Progetto Pompei: il restauro della Casa delle Venere in Conchiglia, domus chiusa per oltre due anni in seguito a crolli che furono raccontati da media nazionali e internazionali.

Le Ficcanaso Autorizzate (questo il nome scelto dal team) hanno raccontato l’organizzazione del lavoro, le fasi del progetto - documentate con due videoreportage realizzati nell'area archeologica e a scuola - e alcuni “dietro le quinte” di un viaggio didattico che le ha condotte nell’esplorazione di un appalto pubblico, in questo caso finanziato con fondi europei e statali, individuandone le complessità e i rallentamenti proprio come fanno giornalisti impegnati in inchieste sul campo. A sostenerle il dirigente scolastico Filomena Zamboli, che ha fortemente voluto la partecipazione del liceo all’iniziativa, che si inquadra negli obiettivi della scuola digitale, le insegnanti Elvira Adinolfi e Lucia Gargiulio, e i componenti dell’associazione Pompei 2033.

Abbiamo scelto la Casa della Venere in Conchiglia per la sua bellezza e la sua resistenza a crolli e intemperie – hanno raccontato le studentesse-. Ci siamo concentrate sull’importo dei lavori e sui tempi di realizzazione dei restauri. Nel novembre 2015 solo il 44% dei lavori risultava concluso, secondo i dati riportati su OpenCoesione. Un contenzioso giudiziario aveva bloccato l'aggiudicazione definitiva dell'appalto. Da giugno 2015 i pagamenti e i lavori sono ripartiti e il restauro è stato ultimato il 4 dicembre 2015 (fonte: Portale della Trasparenza della Soprintendenza di Pompei). Grazie anche ai fondi europei, il Grande Progetto Pompei ha finanziato il restauro con € 986.341,92. Purtroppo, proprio nell'anno del record di turisti a Pompei (circa 3 milioni!), la domus era rimasta chiusa. Finalmente, il 15 marzo 2016 la casa è tornata ad essere visitabile e noi siamo state tra le prime a farlo”.

Il monitoraggio civico prevedeva sia l’analisi degli open data, dati forniti dalla Pubblica amministrazione e riutilizzabili con il solo obbligo di citare la fonte, che la realizzazione di infografiche e interviste a responsabili di cantiere e rappresentanti istituzionali. La classe ha sperimentato per la prima volta una vera organizzazione aziendale: le project manager hanno coordinato i lavori; le analiste e coder si sono occupate di reperire e analizzare dati e documenti; le designer hanno disegnato il logo e si sono occupate delle componenti grafiche di manifesti e locandine; le storyteller si sono occupate del racconto della storia della Casa della Venere in Conchiglia, dalla sua scoperta nel 1952, preceduta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale nel 1943, fino ai giorni nostri; le blogger hanno gestito il blog sulla piattaforma di A Scuola di Open Coesione, aggiornando i lettori su tutti gli step del progetto, rispettando puntualmente tutte le scadenze; infine, le social media manager hanno avuto il compito di aggiornare le pagine Facebook, Twitter e Instagram e sperimentando un ruolo sempre più richiesto da aziende e istituzioni.

Nel corso dell’evento il sindaco di Pompei, Ferdinando Uliano, ha lanciato l’idea di un monitoraggio civico anche su opere pubbliche promosse dalla sua amministrazione. “Vogliamo aprire le porte della casa comunale a giovani sentinelle della trasparenza". Dopo i saluti della preside Zamboli, sono intervenuti Mariano Bonavolontà, responsabile comunicazione di Europe Direct Federico II di Napoli, Saverio Giulio Malatesta di Wikimedia Italia (con cui nascerà una collaborazione che coinvolgerà gli studenti nell'editing di pagine dell'enciclopedia Wikipedia sulla Casa della Venere e su altri beni culturali di Pompei) e Francesco Domenico D'Auria, presidente dell'associazione Pompei 2033.

 

Qui il blog delle Ficcanaso Autorizzate

Qui i video realizzati durante il progetto: primo e secondo


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