Pompei. Abusi edilizi alla Clinica Maria Rosaria: il Tar respinge il ricorso
Richiesta di condono inammissibile: la struttura di via Colle San Bartolomeo è soggetta a “inedificabilità assoluta”
23-05-2019 | di Marco De Rosa
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Abusi edilizi alla Clinica Maria Rosaria di Pompei: il Tar della Campania ha respinto la richiesta di permesso a costruire in sanatoria.
Dopo il "no" del comune di Pompei, arriva anche il diniego del tribunale amministrativo regionale: nessuna sanatoria per gli abusi edilizi compiuti in vari punti del complesso di via Colle San Bartolomeo a Pompei.
Nonostante l’istanza di condono sia giunta al protocollo generale del comune di Pompei entro i termini previsti dalla legge, l'abuso edilizio, si legge nella sentenza, “risulta realizzato su un immobile soggetto a vincolo ambientale e non è conforme alle norme urbanistiche. Infine, l'area è sottoposta a vincolo di inedificabilità assoluta, un'area al cui interno è vietato qualsiasi intervento che comporti incremento dei volumi esistenti”.
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I legali della casa di cura hanno provato a resistere in giudizio lamentando l’illegittimità del provvedimento, in quanto “il comune non ha provveduto a verificare la natura e la consistenza delle opere in questione e a opporsi alle stesse”, senza però ottenere risultati. Secondo il Tar, la richiesta di condono è inammissibile, esprimendosi in favore dell’operato del comune di Pompei che riceverà dalla struttura ospedaliera il pagamento di 3mila euro per le spese processuali.
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