Pompei, al via il piano triennale per l’informatizzazione della burocrazia
Orsineri: “Con questo procedimento la città si allinea ai dettami del codice dell’amministrazione digitale”
17-02-2015 | di Redazione
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Tre anni per snellire le procedure e informatizzare i servizi. È il piano triennale varato dalla giunta Uliano nella riunione di ieri sera. Un piano di informatizzazione ideato per offrire, da un lato, maggiori servizi ai cittadini e dall’altro, incrementare la trasparenza sugli atti amministrativi.
“Un provvedimento che allinea la città di Pompei ad altre grandi città italiane – afferma l’assessore alla comunicazione, Pietro Orsineri – che porterà benefici ai cittadini sia nel breve che nel lungo periodo. Grazie al sistema di informatizzazione sarà possibile, tra l’altro, snellire le procedure per la presentazione e la compilazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni al Comune. Un servizio dall’alto valore innovativo per i cittadini, ma anche per il tessuto produttivo e imprenditoriale”.
Con l’adozione del piano di informatizzazione, il Comune di Pompei si adegua alla legge dello scorso agosto in merito alle misure urgenti da adottare per la semplificazione e la trasparenza amministrativa.
A 10 anni dall'entrata in vigore del codice dell'amministrazione digitale, per la prima volta, le amministrazioni comunali sono chiamate ad adottare uno strumento di pianificazione per dare attuazione a quel coacervo di norme venutosi a creare nel corso degli anni e finalizzato alla costruzione di una pubblica amministrazione digitale al servizio di cittadini e imprese. Tale strumento che si articola in un arco temporale di tre anni, viene appunto, denominato piano di informatizzazione.
La disposizione in argomento trova, in realtà, ulteriori specificazioni nell'Agenda per la semplificazione adottata il 1° dicembre 2014. L'agenda individua un obiettivo generale nella "restituzione del tempo a cittadini e imprese in settori chiave per la qualità della vita e la crescita dell'economia".
I settori chiave d'intervento sono individuati come nella cittadinanza digitale, welfare e salute, fisco, edilizia, impresa.
Appare chiaro come almeno tre dei settori chiave rientrino nelle competenze dei comuni: la cittadinanza digitale, l'edilizia, l'impresa. La cittadinanza digitale é finalizzata al mutamento del rapporto tra cittadini e amministrazione, partendo dal principio che i cittadini sono al centro dell'azione amministrativa, nella considerazione che si sono attribuiti diritti di cittadinanza digitale e sono previsti strumenti di garanzia per la tutela dei medesimi. La cittadinanza digitale rende disponibili strumenti in grado di semplificare il maggior numero di adempimenti realizzando il principio del così detto "digital by default" secondo il quale i
servizi devono essere progettati erogati in primis in forma digitale e solo ove ciò sia possibile in modalità tradizionale.
L'analisi di quanto sopra sinteticamente esposto evidenzia l'importanza strategica del ruolo dei comuni nell'attuazione degli obiettivi individuati nell'agenda digitale da parte del Governo e sulla conseguente rilevante responsabilità alla quale i medesimi sono chiamati nel delineare la propria organizzazione ed attività per il perseguimento di tali obiettivi.
Un piano di informatizzazione si configura pertanto quale strumento di programmazione, con durata triennale, per addivenire a tale ambizioso risultato trasformando la pubblica amministrazione locale
in amministrazione "digital by default" al servizio di cittadini e imprese.
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