Chiede la commissione d'accesso per il Comune di Pompei, il senatore del Movimento Cinque Stelle, Orfeo Mazzella, che nei giorni scorsi ha depositato una interrogazione in Senato. “Ciò che accade a Pompei andrebbe attenzionato. In questi mesi ho ricevuto diverse segnalazioni in materia di appalti, irregolarità nei concorsi pubblici e relativamente ad alcuni aspetti amministrativi che non sembrerebbero essere trasparenti e del tutto regolari” - spiega l'esponente del Movimento.

“Com'è noto – ha sottolineato Mazzella - il Comune di Pompei ha affrontato alcune problematiche amministrative. Dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri nel 2020, è stato nominato un commissario prefettizio per gestire la transizione (Santi Giuffré, ndr), ma ad oggi alcune criticità richiedono un'indagine approfondita e azioni tempestive. Per questo ho richiesto al Ministro dell'Interno di fare chiarezza, anche attraverso la nomina immediata di una commissione di accesso, su alcune presunte illegalità che sembrerebbero essersi perpetrate. Ovviamente il condizionale è d’obbligo e non spetta a me emettere verdetti, ma vogliamo che sia garantito nel rispetto della legalità e dei cittadini di Pompei”.

Ma c’è dell’altro. In uno dei passaggi salienti dell’interrogazione (consultabile a questo link) che il senatore ha presentato a Palazzo Madama, Mazzella punta il dito contro il sindaco e i suoi familiari rei di avere rapporti con alcuni esponenti di vertice del clan Cesarano e si fa riferimento anche ad interferenze sul porto di “Marina di Stabia”.

"Auspichiamo che anche altre forze politiche prendano adeguate iniziative sulla grave situazione istituzionale di Pompei - ha rincarato la dose il leader dell'opposizione in consiglio comunale a Pompei Domenico Di Casola -. Con il concerto di Natale "Pompei per Odessa" l'amministrazione comunale ha mostrato il suo vero volto, fatto di degrado morale, politico ed umano. Tale degrado si aggiunge ai tanti abusi perpetrati per commissione dei politici locali più influenti in tanti settori della vita amministrativa della Città. Non siamo soli, come ama dire il Sindaco di Pompei, ma in tanti e vinceremo una battaglia politica sul piano delle idee di sviluppo per la Città, sul piano morale ed amministrativo".

Riferimenti che hanno scatenato la reazione lapidaria del sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio: “Ho conferito il mandato agli avvocati. Procederemo con una querela nei confronti di Domenico Di Casola”. Poche parole che però potrebbero avere nuovamente ripercussioni molto serie sul futuro della città all’ombra del Santuario.

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