Pompei, approvato il bilancio 2014. Critica l’opposizione e parte della maggioranza
Anomalie sul caso Aspide e Publiparking. Nel lungo pomeriggio emblematico il silenzio del sindaco Uliano
29-04-2015 | di Raffaele Perrotta
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“Quello che è stato presentato in consiglio comunale è un bilancio con toppe e buchi”. Il consigliere Franco Gallo è una delle voci critiche che ha contestato, in consiglio comunale, il bilancio consuntivo 2014.
L’assise odierna di Pompei non ha mancato sorprese: l’incursione dei cittadini di Messigno per il caso degli abbattimenti, con relativa seduta sospesa per oltre 15 minuti, l’abbandono dell’aula del consigliere Malafronte dopo uno scontro verbale con l’assessore Cascone, l’elezione annunciata di Alberto Robetti come nuovo presidente dell’assise ed, infine, una lunga discussione prima dell’approvazione del bilancio.
A far da cornice al “caldo” pomeriggio pompeiano è stato il silenzio del sindaco. Nando Uliano ha preso appunti, annuito, ma non ha mai proferito parola per 4 ore. Nemmeno quando i cittadini disperati hanno urlato le loro difficoltà.
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CASO ASPIDE. “Abbiamo studiato a lungo il bilancio ma non abbiamo trovato le famose perdite dell’Aspide. Temendo di aver saltato qualche voce, abbiamo chiesto in consiglio, ai revisori: nessuna risposta. A conferma di quanto pensavamo: il bilancio è un po’ raffazzonato”. Il consigliere d’opposizione, Franco Gallo, ha sollevato non poche critiche alla stesura del bilancio consuntivo 2014. Tra le voci del prospetto finanziario dell’Ente mancavano quelle relative alla società che si occupa della casa di riposo Borrelli. “I bilanci dell’Aspide mancano dal 2012”, ha aggiunto.
CASO PUBLIPARKING. Anche dalla maggioranza, seppur hanno approvato il bilancio, si sono levate voci critiche. È il caso della Tosap che dovrebbe pagare la Publiparking, la ditta che si occupa della gestione del parcheggio a Pompei. “La vecchia ditta pagava regolarmente la tassa di occupazione di suolo pubblico – ha continuato Gallo – Questa, invece, sembra di no. Fortuna che anche nella maggioranza c’è qualcuno che nota le anomalie”.
Nello specifico, ha aggiunto, “la nuova società non paga perché non previsto nel contratto, ma ciò è illegale perché questo attività, stando alle leggi nazionali, sono tenute a pagare l’occupazione del suolo pubblico”.
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