“Adesso, più che mai, occorre la figura del segretario cittadino e di un direttivo capaci di sintetizzare tutte le anime del partito. Per questo motivo bisogna avviare al più presto il tesseramento”. Ovvero, “dare a Pompei un PD vero che non ha mai avuto”: è in estrema sintesi il pensiero di Alfredo Benincasa ed Attilio Adami che, già da alcuni mesi, stanno lavorando con le altre forze politiche per avviare un percorso di costituzione del Partito di Renzi in città.

Quella dei Dem, soprattutto a Pompei, è una storia travagliata. Dopo il simbolo ritirato, per volere del segretario metropolitano Carpentieri, alle ultime amministrative, il Partito si è ritrovato diviso tra eletti in consiglio e non eletti. Ma anche tra i primi è ancora diviso tra maggioranza, opposizione e lo stesso sindaco Uliano. “Partito ed amministrazione dovranno essere il connubio che ci auguriamo”, fanno sapere i due che specificano però: “Quando un partito funziona e lavora bene, l’amministrazione deve attenersi alla linea dettata dal direttivo”.

Ma su una cosa non transigono: “Tanti possono essere del Partito Democratico cittadino purché faranno la prossima tessera in città”. Una stoccata a chi, come il sindaco, si è iscritto bypassando il circolo locale che, però, ancora oggi non ha aperto alcuna campagna di adesione. L’auspicio, quindi, “è un tesseramento serio, non fatto da chi è interessato solo ai numeri. Occorre strutturare il Partito – concludono Benincasa ed Adami – affinché non si verifichi più una situazione simile a quella attuale: consiglieri e governo che si autonominano del PD pur non essendo stati eletti”.

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