Italia Viva non vuole che le chiavi della città di Pompei restino all’ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Con una nota il gruppo consiliare capeggiato da Salvatore Caccuri ha chiesto una riflessione sul caso, in particolare quella di non procedere con la ratifica del provvedimento in consiglio comunale.

Il tutto dopo lo scandalo Boccia Gate, che ha travolto il governo con le dimissioni del ministro Sangiuliano e che ha gettato fango sull’amministrazione di Pompei, sui presunti rapporti che Maria Rosaria Boccia abbia avuto con la macchina comunale e l’ex ministro.

“E’ un momento delicato per Pompei – ha sottolineato il gruppo -. Consapevoli del significato istituzionale e del valore simbolico che rappresenta la consegna delle chiavi della Città al ministro Sangiuliano, soprattutto in una Città ricca di storia e cultura come Pompei, alla luce delle recenti notizie, ci sentiamo chiamati, per senso di responsabilità e nell'interesse superiore della nostra comunità, a esprimere formalmente un invito alla riflessione circa l'opportunità di non procedere con la ratifica in Consiglio Comunale del provvedimento che sancirebbe il completamento del procedimento relativo alla consegna delle chiavi della Città a Gennaro Sangiuliano e/o revocare il relativo provvedimento adottato dalla Giunta”.

Una richiesta nata con lo scopo di preservare l’immagine e il prestigio di Pompei, “che potrebbero essere messi a rischio e per evitare che la nostra comunità possa essere travolta da tensioni mediatiche che nulla hanno a che vedere con il prestigio e la dignità che Pompei merita”.

E nel frattempo ancora nessuna novità per lo svolgimento del G7 a Pompei, in programma dal 19 al 21 settembre. Il nuovo ministro Giuli sta esaminando il dossier che prevede, dopo l'avvio dei lavori nel pomeriggio del 19 al Mann, il Museo archeologico di Napoli, e una sessione la mattina dopo a Palazzo Reale, il trasferimento nella Città degli Scavi. Stando al programma le delegazioni dovrebbero arrivare a Pompei alle ore 18 del 20 e visitare gli scavi, con le foto di rito, assistere al concerto dell'Orchestra Scarlatti di Napoli diretta da Beatrice Venezi e poi cenare nella Palestra Grande. Il giorno dopo la conclusione del summit, a Napoli, sempre a Palazzo Reale.

Tutto bene se nel frattempo non fossero piombate come un macigno sull'organizzazione del G7 le rivelazioni di Boccia e le dimissioni di Sangiuliano. A questo si aggiunge l’incognita meteo, visto che per il 20 settembre sono previste piogge e temporali in Campania. Una situazione che sconsiglia eventi all'aperto.

Intanto, a Napoli e a Pompei si aspetta. Il prefetto Michele di Bari, come ha detto l'altro giorno, è in attesa del programma definitivo del G7 che è di "esclusiva competenza del ministero della Cultura" per poi muoversi di conseguenza, adottando tutte le misure di sicurezza necessarie.

Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, continua a sperare che la tappa non salti, ma ancora oggi non ha novità. Spiega che aspetterà che passi il week end e che poi sarà lui a chiedere delucidazioni, sia in prefettura che al ministero.

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