Tecnicamente è un accantonamento non un debito, per cui non è necessario contrarre alcun mutuo. In ogni caso il disavanzo è di poco più di 10 milioni di euro”. Parole del dirigente di Pompei, il dottor Eugenio Piscino, che, di fatto, smentiscono l’intera campagna anche mediatica partita proprio dal sindaco Nando Uliano circa il “debito in bilancio di oltre 20 milioni di euro”.

Un susseguirsi di polemiche, negli ultimi giorni, che hanno alzato il livello dello scontro tra l’opposizione consiliare, la maggioranza e la giunta. Una risposta, quella del dirigente (che è passato agli Affari Generali e Finanziari dopo la rotazione voluta dal primo cittadino), alle diverse domande che erano partite proprio dai banchi della minoranza nella seduta del consiglio comunale di questa mattina.

“È una misura – ha continuato il dottor Piscino – dovuta alle nuove modalità della stesura del bilancio. Lo Stato ha previsto l’accantonamento che nei prossimi anni può essere sostituito dall’alienazione dei beni dell’Ente”.

Dura la replica del consigliere Franco Gallo che indirizza le sue parole al primo cittadino: “Il manifesto a firma dell’amministrazione, apparso nelle ultime ore, è fuorviante – ha detto il capogruppo del PD in consiglio comunale – Non si possono far passere i crediti per debiti. Piuttosto, occorre mettere in campo misure atte a recuperare quei soldi dai cittadini morosi”. Inoltre, secondo Gallo: “Dietro questo messaggio c’è solo la volontà di aumentare la Tarsu. Ritengo – ha concluso il consigliere di opposizione – ingeneroso parlare di amministrazioni passate di cui, tra l’altro, si è fatto parte”.

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Benincasa attacca Uliano sul debito