Alle ore 16 in punto la ruspa, che avrebbe dovuto abbattere il manufatto della famiglia Avitabile, si ferma. Per oggi i lavori di demolizione sono terminati solo con la distruzione dell’ingresso dell’abitazione dove vivevano Salvatore Sansone e Teresa Avitabile.

La lunga mattinata a via Messigno non ha risparmiato colpi di scena, sorprese e, anche, momenti di tensione tra le diverse decine di vicini della famiglia e la polizia.

Qualche ora prima che l’operaio spegnesse la pala meccanica, alle ore 14, Sabatino ed Armando Vangone, padre e figlio, hanno provato a bloccare i lavori, impedendo alle macchine inviate dalla Procura di entrare. Sabatino, titolare della ditta che avrebbe dovuto occuparsi proprio della demolizione richiesta però dagli Avitabile, si è incatenato al suo camion vicino all’ingresso della casa. Il figlio, invece, è salito sopra all’autocarro e ha chiamato i vicini chiedendo di andare li sul posto.

A nulla è valso il gesto dei due. La polizia ha rimosso il blocco ed ha permesso alla ruspa di entrare.

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