“Un regalo per la gente di Ponte Persica”. Così Francesco Corbelli si presentava ai commercianti di Pompei per riscuotere il pizzo.

Stamane il commissariato di polizia di Pompei ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda, nei confronti del 59enne affilato al clan Cesarano o di “Ponte Persica”.

Il provvedimento nei confronti dell’affiliato è il risultato di un’articolata attività di indagine, coordinata dalla stessa Direzione Distrettuale Antimafia.

Corbelli, tra l’aprile e il maggio del 2018, si era recato assieme a un'altra persona (ancora non identificata) presso un’officina meccanica di Pompei, avanzando una richiesta estorsiva consistente in un “regalo” di 1000 euro, da destinare ai carcerati di Ponte Persica.

Il 59enne intimava a uno dei soci di mantenere fede a una precedente richiesta estorsiva. “Siamo quelli di Ponte Persica, voi ci avete promesso un regalo e non è arrivato più. Un regalo per la gente di Ponte Persica”.

Corbelli è stato riconosciuto dalle immagini di sorveglianza dell’esercizio commerciale. Così è finito in manette grazie all’operazione della polizia di questa mattina.

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