Un consiglio comunale che non ha lesinato momenti di tensione e sorprese, qualcuna già annunciata, quello che si è tenuto nel palazzo comunale di Pompei. L’avevano anticipato nei giorni scorsi i 3 consiglieri della lista ‘Alternativa pompeiana’: all’inizio dell’assise, Calabrese, Sabini e De Gennaro si sono seduti tra i banchi della minoranza, ribadendo la volontà di “un’opposizione leale, corretta e dura”. Ma, allo stesso tempo, “opponendoci a chi vuole rimettere le mani sulla città”.

Meno eclatante, ma più efficace, invece, è stato il sostegno velato alla maggioranza di Luigi Amitrano, che si è astenuto su quasi tutti gli atti, rispetto al voto contrario dell’opposizione. Se avesse votato con i ‘compagni di banco’, stando al regolamento, il presidente Robetti avrebbe dovuto rimandare l’approvazione dei 9 debiti fuori bilancio, per il pareggio di voti tra maggioranza ed opposizione. Secondo indiscrezioni, già da tempo il consigliere starebbe dialogando con i fedayn del sindaco Uliano per “trattare” un suo eventuale riavvicinamento alle fila che sostengono il primo cittadino. Incontri che si sarebbero intensificati soprattutto dopo il ritorno di De Stefano e l’entrata in scena di Del Regno direttamente in maggioranza.

IL DOSSIER DI GALLO. Ma le scintille sono iniziate ancor prima che l’appello ufficializzasse l’inizio dei lavori, avvenuto alla mezza, con un’ora e mezza di ritardo. Un lungo botta e risposta tra il sindaco e Gallo sulla vicenda del dossier inviato alla commissione Antimafia ed all’Anac. “Alla base della mia azione amministrativa c’è la lotta alle mafie. Non permetto a nessuno di farne una bassa speculazione politica e di parte”. Ha detto Nando Uliano, visibilmente nervoso. “All’indomani della mia elezione – ha concluso – ho consegnato un dossier in Procura per fare chiarezza sulle attività sospette del passato”.

L’ex competitor e capogruppo del PD ha rispedito al mittente: “Il sindaco non conosce la cultura della legalità. Quello che ho inviato alle autorità – ha chiosato Franco Gallo – è un insieme di lettere o fascicoli che hanno stilato ex assessori scelti proprio dallo stesso primo cittadino”.

CITTADINANZA A GILMUR. Non hanno alzato la mano in maniera palese ma sottobanco, continuando nella loro polemica rispetto al chitarrista dei Pink Floyd, David Gilmur. Sono il duo dei consiglieri Ala, De Stefano e Del Regno, che da qualche giorno hanno provato ad alzare un polverone “rispetto ai tanti personaggi che vengono a Pompei, ricevono anche la cittadinanza onoraria, ma non lasciano neppure un’offerta per attività nel sociale”. Il punto all’ordine del giorno ha ricevuto l’approvazione unanime dell’assise.

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