Rientra in un lampo la crisi politica scoppiata meno di un giorno fa al Comune di Pompei. Il sindaco Nando Uliano si salva infatti "in extremis", tirando in maggioranza il consigliere comunale Attilio Malafronte (in foto), finito sott'inchiesta a maggio nello "scandalo" sulle "esumazioni prima del tempo" al cimitero della città mariana.

Malafronte ottiene "in cambio" dal primo cittadino la nomina del geometra Salvatore Desiderio alla “Pubblica Istruzione, Riqualificazione del Territorio, Verde e Spazi Pubblici, Eventi e Spettacoli”. Questo il primo commento del sindaco Uliano: "Accolgo con favore la decisione del consigliere Malafronte che dimostrando un grande senso di responsabilità si è sottratto ad un gioco politico sporco e da Prima Repubblica. Al contrario, resto basito dall'atteggiamento che hanno assunto tre consiglieri di maggioranza che, ormai alleati di D’Alessio e Lo Sapio, erano pronti a presentare un documento di sfiducia nei confronti di quest’Amministrazione, colpevole solo di aver avviato un’azione di ripristino della legalità".

Alle parole del primo cittadino si accoda lo stesso Attilio Malafronte: "Una scelta ponderata e formulata esclusivamente nell'interesse della città di Pompei che a distanza di 14 mesi non può permettersi né un commissariamento, né un ritorno alle urne. Una scelta di campo che mi vedrà fortemente impegnato in un’azione di rilancio amministrativo anche grazie al contributo di un mio diretto rappresentante in giunta".

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