La serata di ieri (mercoledì 8 giugno) presso il ristorante Varnelli di Pompei ha festeggiato una tappa speciale ad un anno dal lancio di Pizza Pride e le sorprese non sono ancora finite mentre sono aumentate adesioni, i consensi, testimonianze ed aspettative. Allo stesso tempo si è consolidato il nucleo centrale dell’idea originale di offrire in degustazione la Pizza Pride preparata con i prodotti della filiera agro alimentare delle cooperative sociali della Campania.

Vale a dire una pizza genuina, saporita, che fa bene alla salute e sostiene l’impegno d’inclusione delle componenti sociali svantaggiate. Si è trattato, in sintesi, di affiancare l’imprenditoria privata al terzo settore, offrire all’agricoltura sociale un ruolo propulsivo della ristorazione e realizzare un turismo culturale che offra spazi di protagonismo ad iniziative di solidarietà, nello spirito di fratellanza e Pace Universale che deve accomunare tutti i popoli della Terra. Parlare di Pizza Pride include la menzione speciale del geniale autore dell’iniziativa, il creativo food advisor Francesco

Varnelli che ha avuto il merito di abbinare un’azione lodevole sul piano morale con una marcia in più anche in tema di competizione nel rapporto costo/qualità sul mercato del food & beverage, dove la pizza napoletana, Patrimonio Unesco, ha in se un valore identitario per Napoli, Pompei e tutta la Campania che si esalta ai riflettori mediatici quando entra nel panorama della solidarietà sociale a sostegno dei ceti svantaggiati. In più Pizza Pride si avvale del clima di pace ed accoglienza proprio della città mariana fondata da Bartolo Longo.

Il menù Pizza Pride si arricchisce al giro di boa della seconda edizione. La sorpresa è assicurata grazie alla specialità della pizza “Sognare”: pizza vegetariana guarnita con crema di carciofi, provola, spaghetti di verdure di stagione, melenzane, zucchine e carote a cui viene aggiunta una mousse di ricotta alla barbabietola e, infine, una spolverata di cacioricotta del Cilento.

Si tratta della novità che arricchisce il menù precedente formato dalla pizza condividere, pizza amare e pizza credere. A questo punto la soddisfazione è di aver creato una lista di pizze rigorosamente gourmet dove l’eccellenza è assicurata dalle materie prime d’impasto e condimento mentre sono i prodotti della guarnizione a fare la differenza che salta immediatamente ai sensi mentre la qualità attraverso il palato si “scava” un posticino nell’anima alimentando i ricordi anche perché si tratta di ingredienti prodotti nelle cooperative sociali come la Locanda del Gigante onlus di Acerra che ha incontrato nell’agricoltura il riscatto sociale degli operatori. Alla manifestazione di degustazione dell’8 giugno al Varnelli erano presenti alcuni dei protagonisti dei percorsi di recupero insieme alle responsabili aziendali Giovanna e Wanda Petrella.

Presenti all’iniziativa anche il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, il deputato Luigi Gallo (M5S) il presidente Assostampa Valle del Sarno Salvatore Campitiello membro del Consiglio Ordine dei Giornalisti della Campania, il manager del gruppo IRGEN RE Francesco Furino e il gruppo musicale Soria. Tutti i convenuti hanno testimoniato col loro intervento la vicinanza ad una nobile iniziativa. Il duo Soria ha regalato ai presenti un emozionante momento musicale presentando il loro nuovo lavoro “…è racconti”.

Perché di ordinare una pizza napoletana dal menù speciale “Pizza Pride”? Per fare con una sola scelta due cose buone: consolare il palato aiutando con la mostra scelta chi nella vita è stato meno fortunato. In più quest’anno parte degli incassi di Pizza Pride sarà devoluto alla ODV lo Sportello dei Sogni presieduta da Fiorangela Giugliano.

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