Un’intera palazzina rasa al suolo, costruita nonostante i vincoli presenti sull’area. E’ il risultato dell’ultima attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio, a Pompei.

L’immobile, ubicato in via Masseria Lepre, era composto da piano terra, primo e secondo piano, con rampe di scale e in cemento armato, ma privo di tamponature esterne, tramezzature e rifiniture.

L'area sulla quale era stata realizzata l'opera abusiva è sottoposta a vincolo archeologico, di interesse pubblico ed era in piena zona rossa a rischio vulcanico. E’ stata data esecuzione a una condanna relativa a una sentenza risalente al 1998. Grazie al lavoro della Procura, le opere di abbattimento sono state iniziate dal proprietario della struttura, in regime di autodemolizione e senza quindi spese a carico del Comune di Pompei.

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