“L'amministrazione di Pompei non si fa mancare nulla: stipula convenzioni con chi non ha i requisiti”. Così il leader d’opposizione, Domenico Di Casola riguardo la convenzione stipulata dall’Amministrazione con ‘Angeli Templari’.

E’ emerso che l’associazione, il cui compito era quello di una sorta di servizio d’ordine aggiuntivo vista l’emergenza coronavirus, non è mai stata iscritta presso la Prefettura di Napoli e che quindi non avrebbe potuto stipulare una convezione con l’Amministrazione. Il contratto in questione non prevedeva un vero e proprio stipendio ma un rimborso spese modesto per il ‘servizio di sorveglianza’.

Adesso ‘Angeli Templari’ dovrà rispondere del reato di usurpazione di titoli ed onori a causa dei distintivi indossati sulle proprie divise.

“A Pompei siamo chiamati ad una grande prova per difendere le istituzioni cittadine da un «comitato d’affari» che sta mettendo in ginocchio l’economia della Città – continua Di Casola - Questo "comitato d'affari" sta attuando uno scempio urbanistico senza precedenti, basti pensare allo scellerato progetto dei «sottopassi» e alla pessima gestione dei lavori di via Lepanto”.

Tutti argomenti che il leader d’opposizione non mancherà di affrontare nelle sedi appropriate, magari al prossimo Consiglio Comunale: “Queste sono tutte decisioni che si vogliono far solo ratificare dal Consiglio comunale, senza alcuna seria discussione, propinano per la nostra Città progetti anacronistici e deleteri con l’assenso di parte della politica locale, interessata soltanto al ‘Dio denaro’”.


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