Pompei, Di Casola: 'Minacce contro di me dopo il Consiglio Comunale'
Il leader dell'opposizione accusa due consiglieri di maggioranza, scoppia la polemica
29-04-2023 | di Redazione
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"A seguito della dichiarazione di voto per motivare il nostro “NO” alla delibera sul rendiconto di gestione vi sono state diverse minacce contro di me", a dichiararlo è il leader dell'opposizione Domenico Di Casola con un post-denuncia pubblicato su Facebook. Nel mirino delle accuse due consiglieri di maggioranza.
"Sono stato prima attaccato dal Sindaco, durante i lavori consiliari, e poi, dopo il Consiglio comunale, da due consiglieri di maggioranza, i quali hanno elargito velate minacce allo scrivente, alludendo, se ho ben capito, a qualche intervento eseguito da mio padre, morto il giorno di Capodanno del 2008, non avendo mai realizzato alcuna opera nella nostra città. A Pompei pendono più di 4000 pratiche di condono: noi siamo per aiutare i cittadini, ma siamo contro un sistema politico marcio che utilizza tale problema per ricattare i cittadini, per alimentare illegalmente la macchina elettorale del consenso in favore di compari, cumparielli e capibastone".
Durante il consiglio comunale il leader dell'opposizione ha puntato i fari sulla presunta violazione dei capitolati d'appalto per i lavori di via Lepanto e Caprolla, sull'illuminazione artistica in via Sacra e sui vari eventi organizzati in città che, a detta di Di Casola, sarebbero un vero e proprio spreco delle risorse economiche. Argomentazioni che non sono affatto piaciute a Lo Sapio e ai consiglieri, che, in base alla ricostruzione fornita, avrebbero tirato in ballo il padre del leader per controbattere.
"Stiamo ancora aspettando un pubblico confronto con il Sindaco, al quale dico: lei vuole parlare di mio padre, dei miei familiari? Io non parlerò mai di suo padre, dei suoi parenti, perché ho troppo rispetto delle persone, soprattutto se non ci sono più. Al massimo, se proprio vuole, possiamo parlare dei figli...Noi facciamo politica per la Città, non per colpire qualcuno… poi se qualcuno vuole "mangiare”, non si deve lamentare con coloro che lealmente lottano contro un sistema marcio, poiché è il compito che ci è stato affidato da 7000 elettori".
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