La presunta scomparsa di fascicoli presso l’ufficio tecnico comunale di Pompei e le dimissioni del suo dirigente con nomina fiduciaria.

Continua ad affondare il colpo Domenico Di Casola, il leader del polo moderato che sfiderà Carmine Lo Sapio e Angelo Di Prisco alle prossime elezioni.

Già nei giorni scorsi l’avvocato nel corso di un’intervista concessa alla nostra redazione, aveva gettato ombre sull’operato della precedente amministrazione: “Spero vivamente che Amitrano racconti tutta la verità in modo tale da far venir fuori i colpevoli”, aveva detto Di Casola.

Ora il nuovo affondo nei confronti di chi aveva scelto Amitrano come figura ideale per rilanciare Pompei salvo poi sfiduciarlo, dopo meno di due anni. “Occorre parlare anche dei grandi interessi che hanno portato alle elezioni anticipate. Sicuramente il recente scandalo della scomparsa di importanti fascicoli presso l'ufficio tecnico di Pompei e le doverose dimissioni del suo dirigente con nomina fiduciaria deve far riflettere molto: è importante conoscere su indicazione di quale esponente politico sia avvenuta la sua nomina”.

Poi l’affondo nei confronti della coalizione a sostegno di Lo Sapio: “Pompei non può rinascere, né concretamente svilupparsi se a rappresentarne il futuro è uno dei personaggi più discussi degli ultimi anni di vita politica in città”.

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