“Dimettetevi, se avete ancora un briciolo di orgoglio”. Senza mezzi termini i comitati cittadini di Pompei scendono in campo nella polemica nata dopo la cancellazione di 10 tratte della linea Napoli – Poggiomarino. Chieste le dimissioni del governatore della Campania Vincenzo De Luca, e dell’amministratore delegato di Eav Umberto De Gregorio.

“Una decisione che attesta il fallimento delle politiche regionali in materia di trasporto pubblico degli ultimi anni, e certifica l’incapacità della attuale dirigenza di gestire un’azienda storica di inestimabile valore per la collettività”.

I comitati hanno espresso vicinanza e solidarietà ai lavoratori Eav “costretti a espletare lavoro straordinario strutturale fuori da ogni regola contrattuale nazionale per ben il 25% delle corse, come dichiarato dall’azienda, e li ringraziano per la dedizione che provano a dimostrare nell’esercizio delle loro mansioni in condizioni vergognose e talvolta fuori da ogni principio di sicurezza”.

Quello che lamentano i comitati è l’assenza di prese di posizione da parte delle amministrazioni comunali interessate alla soppressione della tratta. Su tutti il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio: “L’elementare diritto alla mobilità dei tuoi cittadini è calpestato senza vergogna. Indìgnati insieme con noi dell’assoluta inadeguatezza del servizio fornito da EAV”, hanno spiegato.

Ma c’è dell’altro. “I fatti accaduti dimostrano che la tratta Torre Annunziata – Pompei è considerata un ramo morto dalla dirigenza EAV. E allora imploriamo EAV di spiegarci perché progettarvi assurdi sottopassi? Perché vi buttate in progetti complessissimi dal punto di vista urbanistico se non siete neppure in grado di gestire l’ordinario nella vostra missione aziendale che è far muovere treni? Dopo aver scempiato Boscoreale con raddoppi in galleria mai utilizzati, dopo aver sprecato soldi pubblici a Torre Annunziata per sottopassi completati e mai aperti, volete anche distruggere Pompei sotto il peso della vostra incapacità”.

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