Da cumuli di lapillo di uno scavo clandestino scoperta una discarica di rifiuti pericolosi. Era tutto abusivo e tra l’immondizia c’era anche amianto.

Sequestrata in località Fossa di Valle a Pompei una discarica di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi realizzata abusivamente in un’area di 28mila metri quadri appartenente al comune di Pompei, sotto la giurisdizione del Parco Archeologico. Un’operazione compiuta da un soggetto del luogo insieme ad altre due persone, in un terreno confinante con la sua proprietà.

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Nell’area posta sotto sequestro sono stati ritrovati numerosi rifiuti: miscele bituminose contenenti catrame di carbone, imballaggi in legno (pedane), imballaggi in plastica (cassette, telo per copertura camion), vetro (lastre), ferro e acciaio (lamiere, travi, pali per lampioni, tubolari e supporti vari), lapillo, diversi basoli vesuviani, manufatti in cemento (pavimentazione in auto- bloccanti, sostegni per recinzioni metalliche da cantiere), marmo (varie lastre), legno (tronchi e parti di fusti, assi da cantiere e pali, trucioli, segatura, residui di taglio in legno, infissi, persiane e modanature), plastica (spezzoni di tubazioni per l'irrigazione, parti di cavidotti), feci animali, urine e letame, mattoni forati, imballaggi misti, rifiuti urbani ingombranti (pentolame vario, sedie, pianoforte), legno contaminato da sostanze pericolose (traversine ferroviarie).

Fondamentale nelle indagini il ritrovamento di un cumulo di lapillo proveniente da scavi clandestini. Gli accertamenti della polizia, compiute anche attraverso l’utilizzo di un drone, hanno appurato che nell’area, oltre al deposito del lapillo, vi erano anche rifiuti di ogni tipo. Tutto materiale che ora dovrà essere portato via per la bonifica dell’intera area.

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