Un progetto vecchio di trent’anni, ma che ancora oggi potrebbe rappresentare un’attrattiva per i tanti turisti che annualmente visitano gli Scavi di Pompei e l’Antiquarium di Boscoreale. Stiamo parlando della passeggiata archeologica, un percorso di circa 900 metri che unirebbe di fatto l’area archeologica con il museo, ma che per anni ha visto l’ostracismo di Istituzioni locali e sovracomunali.

Un’opera, è il caso di dirlo, che ha sfidato il tempo e oggi, grazie anche alla forza di volontà dei promotori, vede una isperata comunione di intenti tra le due amministrazioni comunali di Pompei e Boscoreale che, in un comunicato congiunto, hanno espresso la loro ferma volontà di portare a termine l’opera.

La passeggiata archeologica, di fatto è un percorso di circa 900 metri che, seguendo il corso del Canale Conte Sarno, collega le due città, unendo via Settetermini nel comune di Boscoreale con via delle Tombe che ricade nel territorio della città mariana. Un’opera di cui si parla da oltre 30 anni, oggetto, nel mese di novembre del 2014, di un  protocollo d’intesa sottoscritto dai due Enti.

Datata 1986, per la realizzazione della passeggiata archeologica era già stato elaborato un progetto definitivo, divenuto però obsoleto per il passare del tempo e che, comunque, non godeva di alcuna copertura economica – fanno sapere le due amministrazioni comunali.

Mentre gli uffici tecnici dei rispettivi comuni sono al lavoro per la stesura di un nuovo progetto definitivo, resta il nodo finanziamento. Ad oggi, non vi è alcuno stanziamento, ma i primi cittadini di Pompei e Boscoreale con i rispettivi assessori ai lavori pubblici, Raffaella Forgione e Paolo Persico non si arrendono, considerando l’opera strategica per la valorizzazione del tessuto archeologico.

Non a caso, l’area in cui è inserita la passeggiata è interessata dal percorso di valorizzazione degli elementi caratterizzanti l’agricoltura e il paesaggio tipico vesuviano, contenuti nell’intervento “Novus Ager” presentato al tavolo del Piano Unesco e del relativo Piano Strategico di Valorizzazione. Diverse le strade che i due Enti intendono percorrere.

Tra le ipotesi, un appello alla sensibilità della Regione Campania che potrebbe concretizzarsi se Palazzo Santa Lucia desse via libera ad un nuovo bando per l’accelerazione della spesa o, in ultima istanza, i due enti potrebbero candidarsi ad utilizzare i fondi stanziati dello Sblocca Italia per le opere ferme da anni. Ma le possibilità sono diverse, ciò che è certo è che “i due comuni sono pronti a dare battaglia affinché la Passeggiata Archeologica, divenuta una delle tanti cattedrali nel deserto, possa finalmente essere realizzata” – si legge nel comunicato.  

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