"Il piano sequenza con cui abbiamo girato Pompei è una delle cosa più belle che abbia mai fatto. Durante le riprese nessuno ha mai sbagliato e l'approccio alle soluzioni tecniche mi ha ricordato la Rai del periodo del mio papà, in cui sono i tecnici che inventano soluzioni, l'italiano ha queste approccio. L'idea di continuare c'è".

Non chiude la porta ma anzi lascia sperare nuovi entusiasmanti viaggi nello sconfinato patrimonio archeologico, artistico e monumentale italiano Alberto Angela, che nello studio TV8 in occasione del Prix Italia a Torino risponde così a una domanda di Gabriele Cipollitti durante lo speciale "Inside Pompei - Dietro le quinte de 'Le nuove scoperte'", un prodotto dedicato alla scoperta dei segreti tecnici e produttivi che hanno animato lo speciale "Pompei. Le nuove scoperte", andato in onda con grande successo a maggio scorso in prima serata su Rai1.

"Il piano sequenza inizialmente, per noi, doveva essere un punto di arrivo, ma con l'esperienza fatta abbiamo capito che è un potentissimo sistema di comunicazione e siamo dell'idea che sia qualcosa da sviluppare in futuro. Ogni centro di produzione della Rai ha delle eccellenze e se quest'anno si festeggiano i 70 anni di Rai e 100 dalla nascita della radio non è un caso, sono orgoglioso che questo centro sia stato dedicato a Piero". 

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