Il santo a cui è dedicata la Festa dei Gigli, da oggi, unisce due città nel segno del suo nome. Così come duemila anni fa, Pompei e Nola avviano un nuovo percorso di amicizia, dove, questa volta, il trait d’union sarà appunto San Paolino. Primo incontro a Palazzo De Fusco, nella città mariana, tra i sindaci Uliano e Biancardi per avviare un percorso di collaborazione che punti a valorizzare le testimonianze storiche comuni, a partire dalle tracce di epoca romana di cui gli anfiteatri di entrambi i comuni sono la massima testimonianza.

Oltre all’archeologia, ci lega anche un grande momento religioso”, ha ricordato il padrone di casa, Nando Uliano. “Una cappella interna agli scavi archeologici della nostra città è dedicata a San Paolino e sull’abside è incisa la famosa frase ‘Nuova Pompei’. Faremo da ambasciatori – conclude – tra la città di Tarragona, in Catalogna, e Nola per mettere in campo altre iniziative promozionali”.

Così come avveniva in passato, e come riporta un episodio narrato da Tacito, si punta a creare eventi che avranno come teatro proprio le antiche arene. Quando, infatti, l'anfiteatro di Pompei subiva squalifiche i giochi si svolgevano a Nola e ne sono la riprova anche i graffiti pubblicitari di porta Nocera e le diverse iscrizioni rinvenute nell'antica città che annunciano l'organizzazione di spettacoli nell'anfiteatro nolano.

Lavoreremo insieme con Pompei e ci attiveremo per far arrivare risorse ed investimenti”, ha affermato Geremia Biancardi, sindaco di Nola. “La nostra città, così come quella degli scavi, si inserisce a pieno titolo in un panorama di rilevanza internazionale. I successi che il mio Comune ha ottenuto – conclude – sul piano culturale e religioso devono spingerci a guardare sempre più avanti lungo un percorso di valorizzazione destinato ad avere ricadute positive in ogni settore e nell’intera area”.

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