Pompei guarda al futuro: non più bancarelle, ma nuovi chioschi firmati dal Politecnico di Milano
Presentato il progetto nella Sala Consiliare del Comune. Lo Sapio: 'Prime assegnazioni in autunno'
04-06-2025 | di Rosanna Salvi

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Pompei è pronta a guardare al futuro. Non sarà una semplice bancarella, ma un chiosco unico nel suo genere. Dal Santuario a Porta Marina, saranno realizzate strutture innovative, originali e fedeli all'architettura della città antica con il tipico impluvium delle domus romane. Questa mattina, nella Sala Consiliare del Comune, è stato presentato il progetto per i nuovi chioschi. La città mariana volta ufficialmente pagina dopo il sequestro da parte della Procura di Torre Annunziata di 46 strutture irregolari, a cui ne è seguito un totale smantellamento. Il progetto nasce dalla prestigiosa collaborazione con il Politecnico di Milano, grazie al contributo delle docenti Luisa Ferro, Lorenza Petrini e Lola Ottolini, in rappresentanza di due Dipartimenti di Architettura e uno di Ingegneria.
“Pompei non è la città delle fotocopie. Puntiamo a valorizzare il territorio con elementi unici, capaci di ispirare anche realtà internazionali. Già a partire dall’autunno, si potranno assegnare i primi chioschi, compatibilmente con i tempi tecnici legati ai bandi e agli avvisi pubblici necessari. Parallelamente, si porteranno avanti anche i progetti delle gallerie commerciali, con tempistiche più snelle”, sottolinea il sindaco Carmine Lo Sapio nel corso della conferenza stampa.
Sul tavolo della Sala Consiliare il modello in scala del nuovo chiosco. Tre le tipologie pensate dalle docenti del Politecnico di Milano, che hanno progettato apposta una struttura fedele alla tradizione del territorio e al brand Pompei. Smontabili, accostabili e componibili. Modelli di strutture diffirenti e adattabili in base al prodotto. “Architetture di strada”, come le hanno definite le esperte, facilmente realizzabili, ma soprattutto, riconoscibili.
Il primo cittadino lo definisce un progetto destinato a lasciare un segno. “La legge ci consente di costituire un consorzio con i gazebo per poi procedere all'allestimento in aree private. In molti credevano che non saremmo stati capaci di trovare una soluzione e invece dovranno ricredersi. C'è in gioco il futuro di molte famiglie e l'amministrazione, assumendosi tutti i costi per la realizzazione, ha dimostrato di essere pronta a fare la sua parte”.
La procedura punta a ripristinare la legalità e a cancellare un passato recente segnato da irregolarità che si sono susseguite negli anni. “Ciò che conta è essere in possesso dei requisiti. L'assegnazione avverrà in totale trasparenza e legittimità”, precisa il primo cittadino. "Monitorerò personalmente l'andamento di ogni procedura. Si tratta di strutture facilmente realizzabili ed è chiaro che con le moderne tecnologie sarà possibile portare a compimento il lavoro nel più breve tempo possibile", conclude Lo Sapio.
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