Pompei, guardie armate e metal detector per gli Scavi
L'idea del direttore per incrementare i livelli di sicurezza dell'area turistica
28-06-2018 | di Redazione
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Entro il prossimo autunno metal detector e vigilantes armati se non addirittura l'esercito, saranno in campo per proteggere gli scavi e i turisti. L’idea del direttore del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, per tutelare gli scavi e i turisti dal pericolo di eventuali attacchi.
Osanna, intervenuto al Forum Ansa, ha spiegato che presto potrebbero essere allestite, alle porte d’ingresso degli Scavi, postazioni presidiate da guardie armate, dotate di metal detector per scoprire e neutralizzare le potenziali minacce. L’organizzazione, però, dovrà essere efficiente al punto da azzerare qualsiasi pericolo ed evitare disagi ai visitatori. “Dobbiamo organizzarci bene - ha spiegato Osanna – perché le code stesse potrebbero costituire un obiettivo”.
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La sperimentazione potrebbe partire già alla fine di quest’estate e coinvolgere gli Scavi nell’autunno prossimo. Non sarebbe il primo sito turistico a essere difeso in questo modo, già da tempo strategie simili sono state utilizzate – con successo – al Colosseo e a Piazza San Pietro a Roma. Si tratterebbe di un nuovo provvedimento teso ad aumentare la sicurezza nell’area archeologica di Pompei, dopo il divieto alle valigie e agli zaini partito già nel 2015.
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