Nel caos più totale si cambia tutto per non cambiare niente. Mentre i problemi in città continuano ad aumentare a trarre vantaggio da questa situazione è solo il vecchio che avanza”. A dieci giorni dal ‘rocambolesco’ weekend dell’amministrazione guidata da Nando Uliano, i 5 Stelle di Pompei incalzano proprio il primo cittadino.

I giorni appena trascorsi hanno visto la città al centro di un vero e proprio ciclone politico a livello locale”. Nella città mariana in meno di 48 ore sono cambiati diverse volte gli scenari politici. Dall’apertura della crisi, con “il sindaco che ha dichiarato l’azzeramento della giunta pur di calmare gli animi”, alla “sfiducia”, firmata anche da Attilio Malafronte, salvo poi ritrattarla nel momento della consegna ad un notaio di fiducia. “Paradossale è il fatto che pochi giorni prima, insieme agli altri consiglieri di opposizione, lo stesso Malafronte avesse sottoscritto un manifesto in cui si auspicavano le dimissioni di Uliano”. Da una maggioranza ormai inesistente, per la fuga verso l’opposizione dei 3, Ametrano, Cirillo e De Martino, fino ad una situazione di sostanziale parità con “il voto del sindaco che diventa determinante ad ogni votazione. Da lui dipenderà ogni decisione che verrà presa da qui in avanti”.

Per il Meetup Amici di Beppe Grillo: “L’amministrazione del cambiamento si regge in piedi grazie ad un volto noto della politica pompeiana, salvata da colui che alle ultime elezioni è stato considerato ‘impresentabile’. Passato, anche, agli onori della cronaca nazionale con l’appellativo Calibro 12”.

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'Di altri le decisioni di Uliano'

Uliano risponde alle accuse

Malafronte passa in maggioranza

Ipotesi sfiducia

Uliano annuncia l'azzeramento della giunta