Ha rischiato di rimanere ucciso dalle coltellate di un ragazzo di 16 anni un 19enne originario di Agerola, ferito al polmone e all'arteria femorale durante una festa per studenti a Pompei. Poche ore dopo l'accoltellamento, il responsabile dell'aggressione si è spontaneamente presentato nel commissariato di polizia di Stato a Pompei, insieme con il padre e il suo avvocato, raccontando le ragioni della lite.

L’aggressore è in carcere con l'accusa di tentato omicidio, ed ora è nel Centro per minorenni ai Colli Aminei di Napoli, in attesa della convalida del provvedimento di fermo. Gli agenti del commissariato di Polizia di Pompei hanno dato esecuzione al fermo di indiziato di delitto disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli nei confronti del 16enne.

Mentre il diciannovenne versa tuttora in prognosi riservata a seguito del perforamento di un polmone e di un'arteria femorale. Il provvedimento, a cui seguirà richiesta di convalida, è giunto al termine di un'attività di indagine. A condurla la squadra investigativa del commissariato di polizia di Pompei sotto il coordinamento della Procura della Repubblica dei Minori, e iniziata nei momenti immediatamente successivi al fatto di sangue avvenuto nella notte a cavallo tra l'8 e il 9 ottobre presso un locale di Pompei dove era in corso una festa organizzata da studenti degli istituti superiori. Le indagini hanno permesso di raccogliere varie testimonianze ed elementi di prova a carico del giovane che avrebbe accoltellato lai vittima per futili motivi.

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