Sono entrambi in prognosi riservata e hanno 35 anni e 43 anni i due operai rimasti gravemente feriti a Pompei, mentre stavano effettuando interventi a un impianto telefonico. Secondo quanto si è appreso indossavano entrambi casco e imbragatura e uno sarebbe finito sui binari. Entrambi originari del Napoletano: il primo è di Pozzuoli, l'altro di Caivano.

Sarebbe stato causato da un improvviso cedimento del braccio idraulico del carrello elevatore il grave incidente. I due operai, dipendenti di una ditta che opera nel settore delle telecomunicazioni, stavano lavorando a circa 12-15 metri di altezza, a un impianto telefonico. L'incidente è avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria della città mariana di via Unità d'Italia.

Ad entrambi sono state riscontrare lesioni gavissime. La procura di Torre Annunziata sta coordinando le indagini che mirano anche ad accertare il rispetto delle normative di sicurezza. 

"Non sono attività gestite con appalti Rfi", quelle in corso a Pompei. Lo precisa la stessa Rfi. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, le antenne oggetto di manutenzione appartengono ad una società, che ha commissionato i lavori ad un'altra ditta. Ma non si tratta di attività gestite con appalti Rfi. 

Il sindaco Carmine Lo Sapio, troppo scosso per il dramma vissuto dai due giovani operai, e dalle loro famiglie, ha deciso di sospendere il concerto di Noemi, in programma per questa sera a Piazza Schettini. "Sono vicino alle famiglie e chiedo a tutti di pregare per i due giovani coinvolti nell'incidente sul lavoro".

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