In occasione della festa di San Valentino, per un lungo weekend a partire da sabato 11 a martedì 14 febbraio 2017, la Soprintendenza Pompei apre le porte della Domus dei Casti Amanti.

Aperta per la prima volta nel 2010 e poi richiusa, verrà in via straordinaria proposta alla visita del pubblico prima dell’avvio del grande cantiere che ne consentirà il restauro globale e la valorizzazione, oltre che la riconfigurazione delle scarpate dell'area.

La casa fa parte di un’unica grande Insula che comprende anche la Domus dei Pittori al Lavoro e alcune botteghe, e si estende per oltre 1500 mq. Il nome origina dal bacio "casto" che due amanti si scambiano in uno dei quadretti di banchetto che decorano il triclinio della casa, con annesso panificio. Si trattava infatti dell’abitazione di un ricco panettiere e all’interno della domus sono visibili oltre al forno del panificio, splendidamente conservato, con le annesse macine anche le due stalle con i resti di sette animali.

Ancora non integralmente esplorata, Vittorio Spinazzola nel 1912 aveva iniziato l'indagine della facciata con il balcone con colonnato, poi danneggiato nel bombardamento del 1943. Lo scavo è proseguito, a più riprese, dal 1982 fino al 2004, con un ampio progetto di restauro e valorizzazione.

Poco prima dell'evento drammatico del 79 d.C., erano in corso la risistemazione della rete idraulica e, nella Casa dei Pittori al lavoro, il rifacimento della decorazione parietale nel grande oecus: l'interruzione improvvisa lasciò incompleti i quadretti dei quali era già eseguita la sinopia. Indizio dell'abbandono repentino dei lavori sono le numerose coppette ancora piene di pigmenti che l'artista stava adoperando.

L’accesso sarà consentito a massimo 20 persone alla volta e sarà regolamentato all’ingresso della Domus.

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