“I calchi delle vittime ci fanno vedere l'agonia di persone morte durante l'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., qualche decennio dopo i fatti che commemoriamo in questi giorni della Pasqua. Sono un invito a ricordarci che al di là delle uova di cioccolato che troviamo in ogni colore e grandezza nei supermercati, c'è una storia di uomini e donne che ci è stata tramandata, e che Pompei ci può aiutare a comprendere quel mondo in cui molti elementi della nostra cultura affondano le loro radici, non ultimo il cristianesimo". - queste le parole del Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, presentando il nuovo percorso di visita ai calchi e alla necropoli di Porta Nocera.

La necropoli di Porta Nocera è facilmente raggiungibile dall'ingresso del Parco Archeologico di Pompei di Piazza Anfiteatro, qui attraversando il tratto di passeggiata nel verde si costeggiano le antiche tombe della necropoli e si giunge a un luogo unico che, come altri simili a Pompei, è pregno di sacralità e compassione.

"A Pompei, in realtà, le testimonianze della nuova fede sono poche e non univoche, ma la città ci offre un'immagine della vita dei ceti meno abbienti di cui parlano spesso anche i Vangeli. Uno dei calchi di Porta Nocera, di cui una copia è esposta nella mostra 'L'altra Pompei' attualmente in corso nella Palestra Grande, è stato interpretato da Maiuri come un viandante, un mendicante con un bastone e una bisaccia, che secondo le ultime analisi doveva essere di giovane età" - conclude Zuchtriegel

L'area di Porta Nocera è stata interessata da una serie di interventi di manutenzione e valorizzazione hanno mirato a rendere l’area espositiva fruibile al pubblico per una nuova valorizzazione di uno degli allestimenti storici realizzati dal Maiuri.

Le attività hanno in particolare riguardato la creazione di un accesso sicuro al sito, un riallestimento dello spazio espositivo con l’inserimento di nuove balaustre in ferro e l’alleggerimento dei pannelli di protezione esistenti eliminando le grate che costituivano una limitazione visiva delle opere, dei pannelli è stato lasciato solamente il telaio metallico adattato all’alloggiamento di nuovi elementi vetrati, ultra-chiari e di sicurezza, per una migliore percezione dell’insieme e dei dettagli dei corpi, fino alla manutenzione delle coperture esistenti.

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