Pompei, la sentenza che non cambia lo scenario politico
Uliano prende ancora ore per presentare la giunta. L’opposizione lo accusa: “Pinocchio incapace”
24-02-2015 | di Raffaele Perrotta
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Chi sperava nella sentenza di oggi per rivoluzionare il consiglio comunale dovrà ricredersi. A palazzo De Fusco, a Pompei, nulla cambia ma passa solo il tempo di attesa per la prossima giunta che il sindaco, giurano nei corridoi, potrebbe varare ad ore.
Ore estenuanti, a quanto pare, per i tanti che si stanno dimenando in trattative sui nomi per il prossimo esecutivo, questa volta ‘politico’, targato Nando Uliano. Il tutto, mentre i 2 attuali consiglieri, Robetti e Conforti assessori all’epoca dei fatti della sentenza, tirano un sospiro di sollievo per l’assoluzione.
Se gli scenari sovracomunali cambiano e si evolvono giorno dopo giorno, anche all’ombra del santuario mariano i membri dell’assise non stanno ad aspettare. Nei giorni scorsi il consigliere Luigi Amitrano ha bussato alla porta di Pentangelo chiedendo il ritorno in Forza Italia dopo l’esperienza nelle civiche delle ultime comunali. Passata, infatti, quella fase, nello storico palazzo che affaccia a piazza Bartolo Longo tutti cercano spazi in vista delle regionali di maggio. Per questo motivo gli schieramenti politici di maggioranza ed opposizione si apprestano a colorarsi di tutte le bandiere dell’arco costituzionale.
Già i consiglieri che sostengono il primo cittadino spaziano da Forza Italia al Partito Democratico che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, essere il partito del sindaco. Stesso partito che accomuna anche alcuni consiglieri di opposizione, come Martire e Gallo, uniti contro Uliano ma divisi con gli altri 4 (Padulosi, Malafronte, Esposito e Perillo, ndr.) sulle modalità di azione.
Intanto Elaboriamo Pompei, gruppo politico dello stesso Gallo e di Lo Sapio, che proprio stasera è stato condannato a 2 anni, accusa il primo cittadino di essere un “pinocchio incapace che in 8 mesi di amministrazione non ha prodotto nulla”. Per questo motivo, secondo il gruppo politico, “è necessario ritornare nei banchi del Palazzo per scrivere pagine che parlino realmente di una svolta per questa città. Se il sindaco non riesce a mantenere le promesse fatti ai cittadini – concludono – abbia il coraggio di ammettere la sua manifesta incapacità”.
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