Un esposto alla Corte dei Conti sui lavori alla rete ferroviaria di Pompei e sulla gestione Eav dei soldi pubblici. Lo ha presentato la senatrice Virginia La Mura sul progetto “Interventi di compatibilizzazione urbana della linea ferroviaria nel Comune di Pompei” e sul servizio di trasporto pubblico della linea Circumvesuviana.

“Bisogna fare chiarezza sulla gestione da parte dell’EAV delle risorse pubbliche a disposizione per l’ammodernamento e l’adeguamento urbano della linea ferroviaria di Pompei. Con un esposto alla Procura campana della Corte dei Conti ho chiesto di accertare le eventuali responsabilità dell’EAV e della Regione Campania, sia nel merito del progetto di rifacimento della linea ferroviaria a Pompei sia per quanto riguarda il servizio di trasporto pubblico della Circumvesuviana, una linea caratterizzata da costanti disservizi”.

Così si esprime in nota la senatrice campana del gruppo Misto, Virginia La Mura, che sul tema ha depositato anche tre interrogazioni parlamentari.

“La richiesta di intervento alla Corte dei Conti segue l’appello di numerosi pompeiani, che si sono costituiti in comitati per denunciare come il progetto della linea ferroviaria - così come è stato rimodulato nel 2016 - sia inadeguato dal punto di vista della sicurezza e dello sviluppo del territorio”, sostiene La Mura, che spiega nel dettaglio:

 “Il progetto è finanziato con risorse europee destinate al rafforzamento della sicurezza, da realizzare con dispositivi tecnologici di distanziamento dei treni, sistemi automatici di protezione della marcia dei treni, messa in sicurezza di passaggi a livello. E, invece, queste risorse sono impiegate in soluzioni progettuali, come la chiusura dei passaggi a livello e la costruzione di sottopassi, che pregiudicano la sicurezza dei cittadini, se solo si considerano le carenze manutentive, i frequenti allagamenti che riguardano i sottopassi esistenti, e il rischio di eruzione del Vesuvio. In una recente pronuncia il TAR Campania, anche se con le specificità del caso, ha bocciato questo tipo di soluzione. Le risorse sono poi impiegate nella realizzazione di opere urbane, che nulla hanno a che fare con la sicurezza, come l’abbattimento e la ricostruzione di una chiesa e di una palazzina a tre piani. C’è senz’altro un problema di cattiva gestione di denaro pubblico, che ho voluto portare all’attenzione della Procura, a cui è strettamente legato un problema di impatto sul territorio perché il progetto divide la città di Pompei in due parti che non sono tra di loro connesse, pregiudicando l’accessibilità del territorio che costituisce un obiettivo primario per lo sviluppo del Comune di Pompei e più in generale della bufferzone, essendo individuato come un obiettivo strategico anche nei documenti di indirizzo del Grande Progetto Pompei. É mia intenzione chiedere a EAV il progetto complessivo, che riguarda tutta la tratta Pompei-Poggiomarino, dove ci sono 11 passaggi a livello per capire se e come risponde agli obiettivi del Grande Progetto Pompei”.

“Ci sono poi i disservizi della circumvesuviana, quali soppressione di corse, ritardi, guasti, treni vecchi e stazioni in condizione di degrado”, aggiunge la senatrice originaria di Pompei. “A causa di questa discutibile gestione da parte dell’EAV, la Campania è tra le regioni che ottengono meno contributi destinati alle ferrovie locali, in quanto i ricavi provenienti dal traffico sono inferiori rispetto ai costi di gestione. L’esposto è anche un segnale oltre a essere una richiesta di approfondimenti, perché beneficiare di un servizio di trasporto pubblico efficace ed efficiente in termini di sicurezza, accessibilità, puntualità, sostenibilità ambientale è un diritto dei cittadini, a maggior ragione se esso è finanziato con denaro pubblico”, conclude.

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