Pompei. Lo Sapio risponde al Boccia – Gate: “Non ha partecipato a riunioni sul G7”
Il sindaco respinge le accuse dell’opposizione: “Alimentano la macchina del fango, io sono limpido”
03-09-2024 | di Marco De Rosa
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"Maria Rosaria Boccia non ha partecipato ad alcuna riunione operativa o sulla sicurezza del G7. La costante macchina del fango alimentata non solo verso il ministro Sangiuliano ma anche sul mio operato e della mia squadra non fanno altro che renderci fieri di quello che facciamo. Risponderemo a tempo debito con i dirigenti del comune. Io sono limpido".
Lo ha detto il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, che esclude ripercussioni del caso della influencer vesuviana sull'organizzazione dell'evento che vedrà ospiti del parco archeologico i ministri della Cultura dei sette Grandi, il prossimo 20 settembre.
LA RISPOSTA DEL SINDACO. Lo Sapio dice di "conoscere da sempre" Boccia e i suoi familiari: "La madre era mia compagna di scuola e conosco anche il ministro Sangiuliano già molto prima che la signora Boccia nascesse. Non credo che questa bufera mediatica possa inficiare in alcun modo il lavoro che si sta svolgendo per il G7".
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Quanto alla mail del direttore del parco archeologico Gabriel Zuchtriegel, riportata da vari media, che aveva Boccia tra i destinatari, afferma: "La bufera mediatica non è dissimile da quella che si è sviluppata sulla visita di Madonna. Anche in quel caso, il direttore generale della Soprintendenza Archeologica di Pompei fu preso di mira per tante cose, molte anche false, ma ha sempre agito correttamente". Secondo Lo Sapio non è assolutamente in discussione la sicurezza del G7 Cultura, "la cui organizzazione è in capo solo ed esclusivamente al prefetto e alle forze dell'ordine".
LA FAMIGLIA. Nel frattempo Pasquale e Maria, i genitori della Boccia che gestiscono un negozio di abbigliamento uomo tra Scafati e Pompei, si sono chiusi in silenzio nei confronti di chi chiede un commento sulla vicenda. "Non abbiamo da dire niente. Non commentiamo. Stop”, queste le uniche parole.
LA PREMIER E L’IMBARAZZO DELLA MAIL SUL G7. Sul caso è intervenuta anche Giorgia Meloni, ribadendo che “Sangiuliano mi ha garantito che questa persona non ha avuto accesso a nessun documento riservato, particolarmente per quello che riguarda il G7 e soprattutto mi ha garantito che neanche un euro degli italiani e dei soldi pubblici è stato speso per questa persona. Queste sono le cose che a me interessano per i profili di governo, poi il gossip lo lascio ad altri perché non ritengo di doverlo commentare io". Resta l’imbarazzo delle mail con informazioni sensibili e top secret inviate dalla direzione del Parco Archeologico di Pompei, pubblicata da Dagospia, inviata non solo ai funzionari del ministero, al capo della segreteria tecnica, al consigliere diplomatico, ma anche a lei, Maria Rosaria Boccia. Che sarebbe stata quindi informata, al pari degli addetti autorizzati, del possibile percorso che effettueranno i ministri durante il G7.
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