“Figlio mio non dovevi lasciarci così”. Mamma Agnese non riesce a darsi pace. Sbatte i pugni sulla bara. Chiama con la voce rotta dal pianto il figlio Giuseppe che ha perso la vita in un drammatico incidente. Sa che ora dovrà lasciarlo andare e che dovrà iniziare una nuova vita senza di lui.

Pompei si è stretta nel dolore che ha colpito la famiglia Iezza. Una comunità intera ha partecipato ai funerali del giovane scomparso domenica scorsa in un incidente stradale sulla Statale Sorrentina. Era in sella a un Transalp comprato appena due settimane prima, ignaro di quello che gli sarebbe accaduto. Su quella moto viaggiava anche Antonella, che dal suo letto dell’ospedale del Mare, con un femore sbriciolato e una spalla rotta, ha fatto recapitare un messaggio, letto durante il funerale alla Chiesa dei Sacri Cuori di Messigno: “Sono in un letto d’ospedale con le ossa rotte, ma è il mio cuore che è rotto. Siamo partiti da lì parlando della tua moto e della tua passione da quando avevi 14 anni. Non so perché è andata così ma sono sicura che oggi in paradiso c’è un ragazzo d’oro innamorato della vita e dei suoi nipoti. Oggi, Giuseppe, non combatterò più solo per me ma anche per te. Buon viaggio”.

Giuseppe ha lasciato un vuoto dentro tutti quelli che lo conoscevano: “Oggi siamo arrabbiati e addolorati, come si vive con un dolore così grande? Ad un certo punto ci si accorge che nascosta sotto al dolore c’è una luce che ha permetterà di trovare un po’ di senso e di strada”, ha raccontato il parroco nel corso dell’omelia.

 Una prima speranza verrà riposta negli amici che oggi hanno indossato maglie bianche con su la scritta “Giuseppe Vive”. E in quei palloncini bianchi fatti volare in cielo, così com’è volato via Giuseppe. Un, ragazzo pieno di vita, speranzoso e con un sorriso che illuminava, strappato alla vita troppo presto.

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