“Altro che sviluppo turistico e commerciale, stanno trasformando Torre Annunziata in una buffer zone della monnezza”. Pierpaolo Telese non usa mezzi termini e attacca il sindaco Vincenzo Ascione: l’affondo in occasione del consiglio comunale.

In primo piano la vicenda Pompei Maximall, il grande centro commerciale che sorgerà nell’area dell’ex Tecnotubi – Vega a Torre Annunziata. L’opera di bonifica è terminata: rilasciate le certificazioni da Arpac, Regione Campania, Ministero dell’Ambiente e Città Metropolitana.

Ma a che prezzo? “Altissimo – ha spiegato il consigliere comunale Telese -. E’ da un ventennio che si discute sulla riconversione di quell'area. Sotto il profilo sociale rappresenta un ulteriore colpo alla già fragile economia commerciale, al settore terziario in generale, ma per tutta la città. Bisogna aprire subito una discussione che garantisca uno sviluppo vero, non solo dal punto di vista delle cubature”.

Non è stato dello stesso avviso l’assessore ai lavori pubblici Luigi Ammendola che, nel corso della seduta consiliare, ha raccolto l’invito del consigliere comunale Franco Colletto che ha spostato la questione sull’aspetto occupazionale, chiedendo “un protocollo d’intesa con l’azienda per l’assunzione di lavoratori residenti a Torre Annunziata”.

“Una clausola non rispettata fino in fondo dall’Oplonti Maximall – ha spiegato l’assessore Ammendola, anche per la chiusura dell’impianto di produzione Leroy Merlin di Casoria. Ma ci impegneremo affinché sia assunto il 70 per cento della manovalanza complessiva tra i cittadini di Torre Annunziata. Non sarà solo un centro commerciale – ha continuato Ammendola –. Qui c’era un muro di 250mila metri quadri, inquinato e in totale abbandono. Presto sarà una vera e propria rinascita territoriale”.

Sulla stessa lunghezza d'onda si è espresso il consigliere Salvatore Solimeno: "Quell'area è stata sciagurata per il nostro territorio. Ho conosciuto il dolore di decine di famiglie ben prima che il problema dell'amianto venisse sollevato, denunciando l'alto tasso di mortalità di quell'area. Oggi che su quel territorio si sono accese le luci ed è iniziato un vero intervento di risanamento, spero possa essere di rilancio all'economia e all'occupazione dei tanti giovani torresi costretti a lasciare la nostra città".

“L’idea – ha replicato Telese - era quella di costruire un grande parco tematico sfruttando la vicinanza con Pompei. Realizzare un centro commerciale, peraltro a pochissimi metri da un sito di stoccaggio di rifiuti pericolosi mi sembra una contraddizione in termini. Del resto, l’amministrazione ha dimostrato di avere una bella idea di sviluppo turistico dell’area. Stanno costruendo una vera e propria buffer zone della monnezza”.

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