Pompei non è violenza: i commercianti di via Sacra difendono la movida
Dopo la rissa di domenica sera, i gestori dei locali prendono le distanze dai facinorosi
23-06-2025 | di Marco De Rosa

VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
“Tre balordi non possono rovinare il lavoro e i sacrifici di un’intera comunità”. È questo il coro unanime che si alza da via Sacra, il cuore pulsante della movida di Pompei, all’indomani della rissa che ha seminato paura tra piazza Bartolo Longo e il centro cittadino. I commercianti della zona non ci stanno a vedere etichettata come “pericolosa” una città che, al contrario, investe ogni giorno in sicurezza, accoglienza e vivibilità.
“Quello che è accaduto domenica sera è un episodio isolato – spiegano diversi gestori di bar e ristoranti – una lite tra persone che nulla hanno a che vedere con la vera movida pompeiana, fatta di famiglie, giovani e turisti. Non si può confondere il comportamento di pochi con la realtà di chi, ogni sera, si rimbocca le maniche per offrire un servizio sicuro e di qualità”.
Pompei. Rissa nelle strade della movida: spuntano armi tra i tavolini, paura tra i turisti
Tre persone arrestate per danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale: l'operazione di Polizia e Carabinieri
Nelle ultime ore, sui social sono volati commenti negativi, in molti casi eccessivi, che parlano di “zona a rischio” e “centro ingestibile”. Una narrazione che i commercianti respingono con forza, chiedendo rispetto per chi ogni sera, spesso fino a tarda notte, lavora per offrire un’esperienza serena a clienti e visitatori.
“La nostra priorità è la sicurezza. Da tempo lavoriamo in sinergia con le forze dell’ordine, investiamo in vigilanza privata, adottiamo regole interne per evitare qualsiasi eccesso. I nostri locali sono luoghi di svago, non di violenza. È ingiusto vedere gettato fango sul nostro lavoro a causa di episodi che non ci appartengono”.
C’è chi racconta di aver aiutato a fermare i protagonisti della rissa, e che hanno aspettato l'arrivo delle Forze dell'Ordine. Tra questi anche un carabinieri fuori servizio che ha contribuito in modo fattivo alla cattura di uno dei tre protagonisti dell'episodio. E poi c'è chi ha offerto assistenza ai clienti spaventati, chi ha dovuto fare i conti con danni materiali agli arredi esterni. “Non siamo solo imprenditori – aggiunge un ristoratore – siamo parte attiva di questa città, sentinelle del territorio. Non possiamo accettare che si generalizzi e si screditi l’intero comparto della ristorazione e dell’intrattenimento”.
Sondaggio
Risultati
