Pompei non si candida ‘Capitale italiana della Cultura’. Ametrano: “Profondo rammarico”
Perso 1 milione di euro. Il consigliere di maggioranza polemico verso l’amministrazione
14-04-2015 | di Raffaele Perrotta
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“Mi ha rattristato scorrere la lista delle città partecipanti e non leggere il nome di Pompei”. Il consigliere comunale Luigi Ametrano ritorna sulla notizia delle candidature, ufficializzate ieri, per il titolo ‘Capitale italiana della Cultura’. Parla fissando una riproduzione di un vecchio premio dato alla città mariana ormai alcuni decenni fa: “È il Timone d’oro – dice – che il Comune ha vinto nel marzo 1988 alla Itb di Berlino. Probabilmente è il premio più prestigioso vinto negli ultimi decenni. Andarono a ritiralo mio padre, Pasquale Ametrano all’epoca assessore al turismo, con l’ex sindaco Machetti. Pensare che in finale abbiamo prevalso su Miami”.
CAPITALE DELLA CULTURA. È di ieri la notizia delle 24 città (L' elenco) candidate per il concorso, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che vale il titolo di ‘Capitale italiana della Cultura’. Si inserisce nel contesto dei Grandi Progetti Culturali, attraverso la legge Art Bonus voluta dal Mibact. Per la regione Campania sono candidate Ercolano e Carinola. Al comune vincitore del titolo, oltre il riconoscimento va anche il premio di 1 milione di euro.
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“È una cosa che deve far riflettere tutti – continua Ametrano – Abbiamo perso un’occasione economica, importante in un periodo come questo di spending review, e un’opportunità ulteriore per dare ulteriore lustro e prestigio alla città. Già il solo nome del nostro comune vale il curriculum per concorrere a questi concorsi”.
Il consigliere di maggioranza ribadisce che il suo “non è un attacco all’amministrazione, di cui mi sento e sono parte, ma parole dettate da profondo dispiacere per le occasioni che la città spreca”. All’elenco, secondo Ametrano, andrebbe incluso anche lo spettacolo ‘Le note degli Angeli’, trasmesso su Raiuno, che “faceva affluire in città un notevole flusso di persone, trasmettendo – conclude – in tv l’immagine positiva del nostro comune”
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