Pompei. Pratiche lumaca, ufficio tecnico rischia paralisi. Robetti: “Cinquantamila euro per nuove assunzioni”
Condoni e permessi di costruire in giacenza nelle stanze comunali: il consigliere chiede di prevedere soldi nel prossimo bilancio
07-02-2022 | di Redazione
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Pratiche di condono e permessi di costruire accatastati sulle scrivanie degli uffici comunali. Troppi fascicoli per essere smaltiti in tempi rapidi. A Pompei la crisi di mancanza del personale negli uffici comunali non conosce sosta.
Difficile smaltire un lavoro che ogni giorno diventa sempre più pesante. E tutto ciò rischia di ripercuotersi nell’economia cittadina. Il comune di Pompei nonostante le molteplici assunzioni di tecnici a supporto dell'ufficio tecnico comunale, nel settore dell'edilizia privata, non riesce nei tempi previsti dalla norma, a smaltire il carico di lavoro.
“Il servizio però può migliorare sia aumentando il numero di tecnici addetti al servizio, sia incentivando quelli presenti incrementando il numero di ore lavorative”, ha spiegato Alberto Robetti. Il consigliere comunale ha scritto una nota inviata al sindaco Carmine Lo Sapio e all’assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici Raffaella Di Martino per chiedere di stanziare 50mila euro al fine di coinvolgere e assumere altri tecnici a supporto dell’ufficio tecnico comunale.
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“Il personale lamenta la carenza di incentivi economici – ha continuato Robetti -. Al fine di dare una risposta sia ai cittadini che ai dipendenti è possibile stanziare dei fondi di bilancio per la realizzazione di progetti finalizzati all'istruttoria delle pratiche edilizie e di condono. Lo smaltimento delle pratiche porterebbe nuovi introiti nelle casse dell'Ente, a fronte di un esiguo investimento sul personale. Si potrebbero così evitare stalli specie per la redazione del Piano Urbanistico Comunale e soddisfare i cittadini in attesa dello smaltimento delle pratiche che li riguardano da anni”.
Ecco perché il consigliere ha chiesto di prevedere nel prossimo bilancio comunale almeno 50mila euro “al fine di smaltire il notevole carico di lavoro cui è sottoposto l'ufficio”.
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