“Conosciamo la proposta del M5S ‘Nova Pompei’ sul progetto Eav, ma vogliamo sapere per bene quali sono le sfide tecniche per realizzarlo”. Così ha esordito Antonio Vitiello, responsabile del comitato pompeano ‘No ai sottopassi’.

La proposta del Movimento prevede lo spostamento dell’attuale strada ferrata della linea Napoli-Poggiomarino, che oggi lambisce le antiche mura pompeiane, in favore di un percorso che permetterebbe di sfruttare uno spazio demaniale e quindi senza l’esecuzione di espropri.

“Abbiamo visto le mappe, le loro idee e il rendering – continua Vitiello – ma non sappiamo quanto possa essere attuabile. Secondo l’ingegnere per farlo bisognerebbe scavare e mettere dei pali molto a fondo in un terreno archeologico di per sè molto particolare”.

Intanto i Comitati, che si stanno battendo con le unghie e con i denti per evitare che una colata di cemento deturpi la città, hanno scritto una lettera aperta ai cittadini di Pompei: “Sembra che alla nostra amministrazione interessi solo spendere 67 milioni di euro sul territorio, non importa se per sventrarlo o assoggettarlo al volere di privati. Mentre l’opinione dei cittadini non conta”.

A conclusione della riunione avvenuta in Regione Campania ai primi di aprile, è stata concordata l’organizzazione di due tavoli, uno tecnico ed uno politico a cui parteciperanno anche i sindaci di Scafati, Poggiomarino, Boscoreale ed ovviamente Pompei, interessati all’eventuale trasformazione della linea ferroviaria in linea tramviaria.

“Noi siamo per la progettualità – conclude Vitiello – e vogliamo essere coinvolti in questi incontri. Abbiamo capito che spesso le carte vengono nascoste e si usano sotterfugi, ma voglio ribadire che noi siamo per la trasparenza, i comitati per il No sono a Palazzo De Fusco”.

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