Era stato un capitano della Wermacht, addetto alla catena dei rifornimenti militari in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, a donare ad un cittadino tedesco un pannello a mosaico su lastra di travertino, a tema erotico di epoca romana, che fu trafugato nel 1944 dal sito dell'antica Pompei. Un'opera di grande interesse culturale che oggi è stata restituita dal comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, il generale Francesco Gargaro, al direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.

Il pannello, databile tra la metà dell'ultimo secolo a.C. e il I secolo d.C.e che raffigura una coppia di amanti, era nella disponibilità di un cittadino tedesco, poi deceduto, il quale lo aveva ricevuto in dono dal capitano della Wermacht. Gli eredi dell'ultimo possessore erano poi riusciti a mettersi in contatto con i Carabinieri del Nucleo Tpc di Roma, titolari dell'indagine, chiedendo indicazioni sulle modalità di restituzione del mosaico allo Stato Italiano.

I militari del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Roma, resisi conto di trovarsi di fronte a un'opera di straordinario interesse culturale e, tra l'altro, riconducibile alle vicende di depredazione bellica delle opere d'arte appartenenti al patrimonio dello Stato italiano, dopo aver svolto gli accertamenti necessari per stabilirne l'autenticità e il contesto di provenienza, con il coordinamento della Procura di Roma, hanno reso possibile il rimpatrio del mosaico avvenuto il 16 settembre 2023. Rilevante è stata la collaborazione con l'Ufficio Tutela Beni Archeologici del Parco Archeologico di Pompei che ha consentito di ricondurre il reperto al territorio vesuviano, seppur in presenza di scarsi dati sull'originario contesto di rinvenimento.

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