“Non è la vita che vince la morte ma è la buona vita che vince la morte”. Il console americano a Napoli, Colombia Barrosse ha salutato con queste parole la città di Pompei che anche quest’anno ha ricordato il tragico attentato alle Twin Towers. "Quelle vittime sono cadute a causa dell'intolleranza e dell'odio".

Correva l’anno 2001, l’11 settembre. Due voli di linea infrangono il sogno dell’invulnerabilità del suolo degli Stati Uniti d’America e con esso spezzano la vita di circa 3000 persone. Sotto gli occhi del mondo i due più alti grattacieli di New York cadono al suolo ripiegando su se stessi. Da quel momento, nel mondo occidentale è cambiato tutto. L’approccio con la religione ‘diversa’ da quella cristiana è diventato conflitto.

Mai nulla di più attuale. I popoli del Medioriente in guerra che scappano verso terre di pace. Almeno questa dovrebbe essere l’Europa dell’accoglienza. È il messaggio che ha lanciato anche il sindaco della città mariana, Nando Uliano, ai piedi di un pezzo dell’attentato di 14 anni fa in America: “Nelle parole del Santo Padre c’è il messaggio che dobbiamo ascoltare. Papa Francesco ci chiede l’accoglienza verso i migranti. Tra qualche giorno, inoltre, inizia la scuola. È la prima istituzione che forma, educa e serve a tramandare il ricordo di quanto successo”.

Poche parole dei due rappresentanti istituzionali prima che iniziasse a risuonare il silenzio.

#Pompei L'amministrazione comunale, come ogni anno, commemora le vittime dell'attentato alle Twin Towers di #NewYork dell'11 settembre 2001

Posted by lostrillone.tv on Venerdì 11 settembre 2015

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