La succursale della scuola A. Maiuri di Pompei cade letteralmente a pezzi. I bambini sono costretti a studiare in aule allagate e umide. Dai soffitti ammuffiti piovono pezzi di intonaco. I corridoi sono invasi dall'acqua e c'è il serio rischio che smetta di funzionare anche l'impianto elettrico. 

A denunciare lo stato di degrado dell'edificio è il Capogruppo di Coalizione Civica per Pompei, Domenico Di Casola, con una nota pubblicata su Facebook. "I lavori alla succursale sono iniziati in ritardo e senza preavvisare il dirigente scolastico, creando un grave disagio alla didattica, addirittura utilizzati i bagni dei ragazzi senza preavviso... cola acqua ovunque mettendo a rischio l'impianto elettrico".

Tantissime le denunce dei genitori degli alunni che si sono rivolti a Di Casola nella speranza di ottenere un'immediata riqualificazione dello stabile. 

"Nei mesi di luglio e agosto l'ufficio tecnico e l'amministrazione comunale hanno dato priorità al calcio e alle feste... la scuola per loro è solo un fastidio, l'ultima ruota del carro. Auspico un intervento serio da parte di tutti i consiglieri comunali e le forze politiche di Pompei, poichè con la scuola, il futuro dei nostri ragazzi, non si scherza! Non si possono spendere circa 800 mila euro tra cantanti, street art, onorificenza a Ministro e Osanna (per un'ora di festa e due regali spesi 70 mila euro!) e avere poi scuole da terzo mondo".

I genitori in protesta si stanno mobilitando per denunciare anche alle autorità competenti la condizione dell'edificio. "Noi ci siamo per dare priorità alla scuola e, oltre a denunciare pubblicamente, faremo sentire la nostra voce nelle sedi istituzionali".

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