L’area dei moderati si spacca in due.

Non stiamo facendo il verso a Ivan Drago che scontrandosi con Rocky lo avvertiva che “l’avrebbe spezzato in due”. Certo è che la sfida per le prossime amministrative di Pompei sta assumendo giorno dopo giorno i contorni di una pellicola da Oscar. Continui colpi di scena, candidati sindaci che annunciano in pompa magna la loro candidatura, manifesti elettorali con tanto di simboli che prima parlano di unità e il giorno dopo si allontano. E’ quanto accaduto, almeno per il momento, “in casa moderati”.

La grande coalizione che doveva opporsi alle truppe di Carmine Lo Sapio arriva già dimezzata all’appuntamento con l’ufficializzazione della candidatura di Domenico Di Casola. Delle otto iniziali liste che campeggiavano su un manifesto apparso qualche settimana fa sui muri della cittadina mariana, ne sopravvivono al momento soltanto quattro.

Infatti le liste “I Pompeiani”, “Pompei nel Futuro”, “Alleati per Pompei” e “Pompei sociale” hanno deciso di non sottoscrivere il documento di ufficializzazione della candidatura di Domenico Di Casola, ha deciso di rompere gli indugi e di rendere ufficiale la sua candidatura per lo scranno più alto di Palazzo De Fusco.

Resta da capire ora cosa faranno Alberto Robetti e Alfonso Conforti. I due erano tra i favoriti per la candidatura: ora con l’ufficializzazione di Domenico Di Casola, lo scenario è radicalmente cambiato.

Tra i nodi da sciogliere, anche la questione legata al sindaco uscente Pietro Amitrano, mandato a casa dal Pd locale e riportato in auge dai referenti provinciali. Nella sfida tra Di Casola e Lo Sapio, l’ex sindaco potrebbe fungere da ago della bilancia.

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