Pompei, stadio Bellucci. Adami: “Spero non diventi una cattedrale nel deserto”
Il referente del PD torna sulla questione del campo sportivo e dice: “Solo oggi si accorgono delle difficoltà che denuncio da anni”
09-03-2016 | di Raffaele Perrotta
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“Da ottobre 2014 ad oggi è stato speso quasi un milione e mezzo di euro, eppure i lavori non sono nemmeno all’80%. Evidentemente si continua a sperperare denaro per quella che si può definire una nuova cattedrale nel deserto”. È il nuovo grido d’allarme di Attilio Adami, tra i referenti cittadini del PD di Pompei, per la questione dello stadio Bellucci. “Le mie parole sui vincoli archeologici ostativi sono state volontariamente inascoltate”.
I lavori al campo sportivo della città mariana sono iniziati a rilento, proseguiti a singhiozzo e, ad oggi, non sono ancora conclusi. “Solo in questi giorni, in pieno 2016, qualcuno sembra accorgersi delle difficoltà urbanistiche del sottosuolo – ha aggiunto Adami – Anche l’ex assessore Sica, solo dopo le sue dimissioni dal governo Uliano, ha ammesso gli errori dell’amministrazione. Ormai la questione non palesa solo una sconfitta amministrativa ma anche una vera e propria débâcle politica del sindaco”.
Proprio su questo punto, il responsabile Dem della città mariana non ha dubbi e ci va giù duro: “La sua è una resa passiva ed incondizionata alla sua ‘non maggioranza’. Il vertice del Comune continua a galleggiare in questo metaforico mare di squali e pescecani, rappresentato dalla sua disomogenea ed inconcludente coalizione. L’istituzione che rappresenta – conclude – è svuotata dal suo ruolo di leader della maggioranza”.
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