Pompei. Un prototipo di guanto bionico in grado di favorire la riabilitazione e di riprodurre tutti i movimenti della mano. Il progetto è stato realizzato da due ragazzi, Nunzio Donnarumma e Francesco Rosa, che frequentano la quinta superiore dell’istituto "Bartolo Longo" di Pompei. I due allievi della scuola della città mariana hanno presentato la loro idea, durante i recenti esami di Stato, ottenendo il massimo dei voti e il plauso della commissione esaminatrice, nonché quello dell’arcivescovo prelato Monsignor Tommaso Caputo.

Il guanto studiato dai due ragazzi è in grado di effettuare tutti i movimenti che deve compiere una mano umana. In pratica è dotato di appositi sensori di posizione. Collegati alle terminazioni del sistema nervoso, che funziona attraverso impulsi elettrici, possono riprodurre tutte le azioni tipiche della parte terminale dell’arto superiore. Un guanto di questo tipo potrebbe rappresentare una vera e propria novità nell’ambito delle apparecchiature biomediche per la riabilitazione fisica. Il progetto da parte dello studente Francesco Rosa è stato inoltre accompagnato da un’esposizione orale in lingua inlese, sullo sviluppo dell’automazione nel settore biomedicale.

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