Oltre seimila visitatori e 330 tamponi antigenici effettuati gratuitamente ai turisti privi di attestazione anti-Covid. Sono i numeri del primo giorno di entrata in vigore del Green Pass agli scavi archeologici di Pompei.

Proprio qui, caso praticamente unico in Italia, alla partenza delle verifiche relative alla certificazione la Regione Campania e l'Asl Napoli 3 Sud, in collaborazione con la direzione del parco archeologico, hanno deciso di istituire una postazione nella zona di piazza Anfiteatro, dove i visitatori sprovvisti di green pass hanno potuto effettuare un tampone antigenico rapido dopo essere stati informati dagli addetti alla biglietteria dell'opportunità.

Le cifre in possesso dell'ufficio stampa del parco archeologico parlano appunto di più di 6.000 visitatori in questo primo venerdì di agosto, la maggior parte dei quali era già regolarmente in possesso della certificazione verde. Chi invece era privo del pass e non ha voluto comunque rinunciare alla visita al sito, ha potuto sottoporsi al controllo antigenico presso la postazione allestita ad hoc all'aperto. Postazione presso la quale sono transitate 330 persone: ''Per lo più cittadini stranieri'', sottolineano ancora dall'ufficio stampa degli scavi archeologici di Pompei. Ai quali, dopo l'esito negativo, è stato consentito l'accesso da un altro ingresso posto a poca distanza. Stando alle notizie provenienti dal sito, gli accessi durante tutta la giornata sono stati costanti e regolari, anche se le procedure di entrata sono risultate un po' più rallentate rispetto al solito a causa dei controlli supplementari imposti dalle verifiche alle certificazioni Covid.

Nonostante la fila, la maggior parte dei visitatori ha apprezzato sia l'entrata in vigore del Green pass sia la possibilità di effettuare i tamponi gratuitamente prima dell'ingresso. Qualche voce critica è venuta soprattutto da turisti stranieri, che hanno detto di non essere informati e di non credere necessarie le precauzioni in un'area archeologica a cielo aperto. Anche negli altri siti culturali campani il primo giorno di Green pass è stato affrontato senza grosse difficoltà. Le file più lunghe - e le proteste maggiori - si sono registrate nella Reggia di Caserta. Qualche problema, nei musei napoletani, soprattutto per le certificazioni anticovid presentate in lingue straniere.

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